Page 427 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
P. 427

propagandano  le  malefatte  dei  Frankenstein.  Manco  fossero  davvero
          conquiste dell’Umanità. È anche dei giornali, delle televisioni, dei media

          che quelle malefatte le presentano con compiacimento, anzi col cappello
          in  mano.  Col  cappello  in  mano  le  descrivono  ossequiosamente,
          accuratamente,  manco  fossero  ricette  culinarie  di  Pellegrino  Artusi  o  di
          Anthelme Brillat Savarin. Ricetta sudcoreana: «Si prendono alcune cellule
          dell’epidermide  dal  corpo  d’un  paziente  e  se  ne  estrae  il  materiale

          genetico cioè il DNA. Poi si prende un ovocita donato dietro compenso da
          una donna ucraina o rumena o slovena o coreana o albanese o maltese, ci
          si accerta che non sia fecondato e lo si svuota. Gli si toglie il nucleo, lo si

          butta via. Fatto ciò, al posto di quel nucleo si mette il DNA ricavato dal
          corpo del paziente. Operazione che si chiama trasferimento nucleare. Lo
          si  stimola  con  scosse  elettriche  a nché  le  cellule  si  moltiplichino  alla
          svelta  come  se  l’ovocita  fosse  stato  penetrato  da  uno  spermatazoo,  si
          ottiene  il  blastocita  cioè  l’ovocita  che  corrisponde  alla  prima  fase  dello

          sviluppo embrionale. Si crea, insomma, un embrione. Quando l’embrione
          è  cresciuto,  lo  si  seziona.  (Viviseziona.)  Le  sue  cellule  staminali  si
          iniettano nel corpo del paziente…».

             La ricetta inglese, cioè quella fornita dai ricercatori di Newcastle subito
          dopo i colleghi sudcoreani, è quasi identica. L’unica differenza consiste nel
          procurarsi in precedenza tre blastociti e, dopo il trasferimento nucleare,
          stimolarne  un  veloce  sviluppo  anche  chimicamente.  Cose  per  cui  il  mio
          oncologo  americano  si  arrabbia  e  sibila:  «This  waving  the  therapeutical

          purpose is a dirty  b, a cruel lie. Questo sventolare lo scopo terapeutico è
          uno  sporco  imbroglio,  una  bugia  crudele.  D’accordo,  noi  oncologi  non
          siamo  riusciti  a  eliminare  il  cancro.  Tuttavia  lo  curiamo.  A  volte  lo

          blocchiamo. Contro le malattie che citano per giusti care la nuova Strage
          degli Innocenti loro non hanno scoperto nessuna cura, invece. Ma se per
          caso  la  scoprissero,  se  per  caso  una  terapeutica  esistesse  davvero,  direi
          ugualmente: bisogna opporsi.
             Bisogna  perché  la  clonazione  terapeutica  è  già  una  clonazione

          riproduttiva  quindi  valida  per  fabbricare  esseri  umani.  Bisogna  perché
          distinguere l’una dall’altra equivale a celarsi dietro un trucco semantico.
          Bisogna  perché  iniettare  in  un  malato  le  cellule  staminali  signi ca

          ucciderlo.  Sai  perché?  Perché  le  cellule  staminali  degli  embrioni  sono
          tanto vigorose e potenti quanto disordinate. Non si moltiplicano dove e
          come vogliamo ma ovunque gli piaccia e come gli piaccia. Ergo, causano
          tumori.  Di  recente  sono  state  iniettate  nel  cervello  di  una  scimmia.  Il
          cervello ha subito sviluppato un cancro fulminante e la scimmia è morta

          nel  giro  di  poche  settimane».  La  colpa  è  anche  della  cosiddetta  gente
          comune. La gente che per dabbenaggine o ingenuità o disperazione crede
   422   423   424   425   426   427   428   429   430   431   432