Page 394 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Da allora le minacce alla mia vita non si contano, le mie case sono
considerate dalla polizia italiana «case a rischio», e quel buon
giovanottone che vestito da poliziotto vi scruta senza sosta è qui per
controllare che tra voi non ci sia un inviato della Montagna.
Ma v’è di meglio. Nell’articolo che lo scorso marzo scrissi per
denunciare la rinascita dell’antisemitismo in Europa, l’individuo
dell’andate-a-morire-con-la-Fallaci veniva liquidato da me con un
semplice ma doloroso «Fuck you». E indovina in che modo due quotidiani
italiani mi espressero solidarietà. Quello della cosiddetta destra, «Il
Foglio», pubblicando un tra letto incorniciato che diceva «Fuck you,
Fallaci». Quello della cosiddetta sinistra, «Liberazione», estendendo il
Fuck-you-Fallaci su un’intera pagina e a lettere gigantesche. Manco si
fosse trattato della morte d’un Papa. Quanto alla Francia, quando si tratta
di proteggere i gli di Allah dimentica per no i tre principii che regolano
ogni società civile: quello che si chiama Libertà di Pensiero, quello che si
chiama Libertà di Espressione, e quello che si chiama Libertà di Stampa.
Lo scorso giugno i comunisti mussulmani del MRAP (movimento che
all’ombra della parola più sputtanata del mondo, la parola Pace,
promuove l’amicizia-tra-i-popoli) mi portarono in tribunale chiedendo che
La Rage et l’Orgueil venisse sequestrato. E ciechi di paura, dimentichi del
mio articolo sull’antisemitismo, gli ebrei della LICRA (lega contro il
razzismo o qualcosa del genere) gli si accodarono. Loro, per chiedere che
sulla copertina di ogni copia venisse incollata una scritta simile
all’avvertimento che deturpa i pacchetti delle mie sigarette: «Attenzione!
Questo libro può essere dannoso alla vostra salute». (Oddio, signori della
LICRA. Anche voi mi fate venire in mente i banchieri ebrei di Berlino che
negli anni Trenta, sperando di salvarsi, prestavano i soldi a Hitler. E che
pochi anni dopo si ritrovarono nei forni crematori.) Bè, il saggio giudice
respinse entrambe le richieste sostenendo che giungevano tardi. Bestseller
Numero Uno, il libro era già stato letto da troppi francesi. Ma allora
MRAP e LICRA mi denunciarono per «istigazione all’odio», reato che nel
paese in cui venne inventata la ghigliottina prevede il carcere nonché
multe da nire sul lastrico, e il 9 ottobre sono stata processata di nuovo.
De nita abbietta, infame, iniqua. Il 20 novembre il nuovo giudice
(stavolta una signora che durante l’arringa del mio difensore si rivolse
amabilmente alla Pubblica Accusa sospirando «pazienti, avvocato,
pazienti ancora un poco») emanerà la sentenza. E non chiedetemi se
penso di nire sul lastrico o decapitata in Place de la Concorde come
Maria Antonietta e Madame Roland e le monache di Bernanos. Oggi il
romanziere Houellebecq, processato per aver dichiarato in un’intervista
che quella mussulmana è la-religione-più-stupida-del-mondo e che il-