Page 245 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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seguito all’uso delle armi e alle guerre. D’accordo: però questa non è una
buona ragione per riconoscere quel fatto come un principio valido. Inoltre
è noto che l’Iran ha accettato la risoluzione emanata nel 1967 dall’ONU e,
se gli arabi perdono ducia nell’ONU, come convincerli che sono stati
scon tti? Come impedirgli di prendere la loro rivincita? Usando l’arma
del petrolio magari? Il petrolio gli andrà alla testa. Del resto, gli sta già
andando alla testa.
Maestà, lei dà ragione agli arabi però vende il petrolio agli israeliani. Il
petrolio viene venduto dalle compagnie, cioè a chiunque.
Va dappertutto, il nostro petrolio: perché non dovrebbe andare a
Israele? E perché dovrebbe importarmi se va a Israele? Dove va, va. E,
quanto alle nostre personali relazioni con Israele, è noto che non abbiamo
un’ambasciata a Gerusalemme ma abbiamo tecnici israeliani in Iran.
Siamo mussulmani ma non arabi. E in politica estera seguiamo un
atteggiamento assai indipendente.
Tale atteggiamento prevede il giorno in cui tra l’Iran e Israele si stabiliranno
normali relazioni diplomatiche?
No. O meglio: non no a quando la questione del ritiro delle truppe
israeliane dai territori occupati sarà una questione risolta. E, sulle
possibilità che tale questione possa esser risolta, posso dire soltanto che
gli israeliani non hanno scelta: se vogliono vivere in pace con gli arabi.
Non sono soltanto gli arabi a spendere enormi quantità di denaro in
materiale bellico: sono anche gli israeliani. E non vedo come, sia gli arabi
che gli israeliani, possano continuare su questa strada. Inoltre, in Israele,
cominciano a veri carsi fenomeni nuovi: gli scioperi, ad esempio. Fino a
quando Israele continuerà a nutrire lo spirito fantastico e terribile che
l’animava ai tempi della sua formazione? Io penso soprattutto alle nuove
generazioni di Israele, e agli israeliani che vengono dall’Europa Orientale
per essere trattati in modo diverso dagli altri.
Maestà, poco fa lei ha detto una frase che mi ha impressionato. Ha detto che
l’Iran rappresenterà presto una potenza mondiale. Alludeva forse alla
previsione di quegli economisti secondo cui, entro trentasei anni, l’Iran
dovrebbe essere il paese più ricco del mondo?
Dire che diverrà il paese più ricco del mondo è forse esagerato. Ma dire
che si allineerà tra i cinque paesi più grandi e potenti del mondo, non lo è