Page 240 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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È probabile. Se ciò che pensa e che scrive non andasse d’accordo con le

          nostre leggi, sarebbe processata.

             Sì, eh? Anche condannata?

             Penso di sì. Naturalmente. Ma, detto fra noi, non credo che le sarebbe

          facile  criticarmi,  attaccarmi  in  Iran.  Per  cosa  dovrebbe  attaccarmi,
          criticarmi? Per la mia politica estera?
             Per  la  mia  politica  sul  petrolio?  Per  aver  distribuito  le  terre  ai

          contadini?  Per  permettere  agli  operai  di  partecipare   no  al  venti  per
          cento dei guadagni e di poter comprare  no al quarantanove per cento
          delle azioni? Per combattere l’analfabetismo e le malattie? Per aver fatto
          progredire un paese dove c’era poco o nulla?


             No, no. Non per questo, maestà. Io la attaccherei… Vediamo. Ecco: per le
          repressioni  che  in  Iran  avvengono  contro  gli  studenti  e  gli  intellettuali  ad
          esempio.

             Mi  hanno  detto  che  le  prigioni  sono  talmente  piene  che  i  nuovi  arrestati
          devono esser messi nei campi militari. È vero? Ma quanti prigionieri politici vi
          sono oggi in Iran?

             Con esattezza non so. Dipende da ciò a cui lei allude con l’espressione

          prigionieri politici. Se parla dei comunisti, ad esempio, io non li considero
          prigionieri politici perché essere comunisti è proibito dalla legge. Quindi
          un  comunista  per  me  non  è  un  prigioniero  politico  ma  un  delinquente

          comune. Se poi intende coloro che compiono gli attentati e così uccidono
          vecchi, donne, bambini innocenti, è ancor più evidente che neanche loro
          li  considero  prigionieri  politici.  Infatti,  con  loro,  non  ho  nessuna  pietà.
          Oh, io ho sempre perdonato a chi aveva tentato di uccidere me ma non ho
          mai  avuto  il  minimo  di  misericordia  verso  i  criminali  che  voi  chiamate

          guerriglieri  o  verso  i  traditori  del  paese.  È  gente,  quella,  che  sarebbe
          capace di uccider mio  glio pur di complottare contro la sicurezza dello
          Stato. È gente da eliminare.


             Infatti li fa fucilare, vero?

             Quelli che hanno ucciso, certo. Vengono fucilati. Ma non perché sono
          comunisti:  perché  sono  terroristi.  I  comunisti  vengono  semplicemente

          condannati alla prigione, con pene che variano da pochi a molti anni. Oh,
          me lo immagino cosa pensa lei sulla pena di morte eccetera. Ma, vede,
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