Page 21 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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nel buio, ad attendere seduta sul letto un marito che non aveva mai visto,
i singhiozzi ripresero.
Erano so ocati, brevissimi, come i singhiozzi di un bimbo che è stato
punito e non capisce perché e giungevano distinti attraverso la porta
socchiusa: ma le donne non se ne curavano a atto e ridevano,
accoccolate sopra la stuoia, mangiando il riso col curry.
«È molto infelice. Forse bisognerebbe dirle qualcosa» azzardai. «Oh, no.
Le ho già detto tutto. E poi le spose sono sempre infelici. Io piansi tre
giorni e tre notti quando sposai mio marito. In Occidente non piangono
forse?» rispose la suocera. «Dipende» dissi. «Capita a volte che piangano
anche se sono contente e che ridano anche se sono scontente. In
Occidente è diverso.» «Perché è diverso?» chiesero in coro. «Perché,
generalmente, le donne si scelgono il proprio marito» risposi. «A voi non
piacerebbe scegliere il proprio marito?»
Erano donne disinvolte ed evolute, tanto evolute che si erano lasciate
fotografare prive del velo. Ma, alla domanda, mi ssarono in silenzio,
come se la sorpresa avesse loro tagliato le corde vocali. Poi, insieme,
risposero: «Oh, no!». «Perché?» domandai.
«Non le pare che scegliere il proprio marito ponga una donna in una
situazione molto umiliante?» esclamò la più giovane. «Per scegliere il
proprio marito una donna deve farsi più bella, rendersi più interessante,
sedurlo a forza di occhiate e di chiacchiere.
Ciò non è dignitoso, né onesto.» «Una mia amica di Londra mi ha
spiegato un giorno come fanno le ragazze europee a cercarsi un marito,»
disse un’altra «e, da quel che ho capito, è una fatica terribile e spesso
anche sciocca. Per farsi notare dagli uomini, mi ha detto, le ragazze
fingono sempre di essere meglio di quello che sono e, quando gli uomini le
hanno notate, continuano a ngere per farsi sposare. Poi, quando sono
sposate, diventano nalmente sincere e allora, misteriosamente, il
matrimonio si rompe. Succede proprio così?»
«Press’a poco» risposi. «Anzi, spesso. Però non sempre riescono a farsi
sposare.»
«Davvero?» dissero in coro. «E allora cosa succede?» «Nulla,» dissi
«ricominciano daccapo con un altro.» «Oh!» esclamarono, incredule. «Io
non saprei nemmeno cercarmi un marito» disse la più giovane. «Quando
siamo giovani non abbiamo cervello. Ma i miei genitori ne hanno e
cercheranno un marito adatto per me. Accadrà l’anno prossimo, quando
ho nito la scuola. In Occidente non esistono forse i matrimoni
arrangiati?» «Qualche volta» ammisi. «C’è gente che mette per no
l’annuncio sopra il giornale e gente che si rivolge a un’agenzia.» «Che
cosa volgare!» esclamò la ragazza.