Page 181 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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con lui per aver parlato in pubblico di pace. Dirò di più: credo ad Hussein.
          Sono convinta che egli si sia reso conto, ormai, di quanto sarebbe futile

          per lui imbarcarsi in un’altra guerra.
             Hussein  ha  capito  di  aver  commesso  un  errore  tremendo  nel  1967,
          quando  entrò  in  guerra  contro  di  noi  e  non  considerò  il  messaggio  che
          Eshkol gli aveva inviato: «Non entri in guerra e non le succederà niente».
          Ha capito che fu una tragica sciocchezza ascoltare Nasser, le sue bugie su

          Tel  Aviv  bombardata.  Così,  ora,  vuole  la  pace.  Però  la  vuole  alle  sue
          condizioni. Pretende la riva sinistra del Giordano, insomma la West Bank,
          pretende  Gerusalemme,  invoca  la  Risoluzione  delle  Nazioni  Unite…  Noi

          l’abbiamo già accettata una volta, la Risoluzione delle Nazioni Unite. Fu
          quando ci chiesero di dividere Gerusalemme. Pei nostri cuori fu una ferita
          profonda, eppure accettammo. E le conseguenze son note. Fummo forse
          noi ad attaccare l’esercito giordano? No, fu l’esercito giordano a entrare
          in Gerusalemme! Gli arabi sono davvero strani: perdono le guerre e poi

          pretendono  di  guadagnarci.  Ma  insomma,  la  guerra  dei  Sei  giorni,  noi
          l’abbiamo vinta o no? Il diritto di porre le nostre condizioni ce l’abbiamo
          o no? Ma da quando, nella storia, colui che attacca e perde ha il diritto di

          dettar  prepotenze  a  colui  che  vince?  Non  fanno  che  dirci:  restituisci
          questo, restituisci quest’altro, rinuncia a questo, rinuncia a quest’altro…

             Rinuncerete mai a Gerusalemme, signora Meir?


             No.  Mai.  No.  Gerusalemme  no.  Gerusalemme  mai.  Inammissibile.
          Gerusalemme è fuori questione. Non accettiamo nemmeno di discutere su
          Gerusalemme.


             Potreste rinunciare alla riva sinistra del Giordano, alla West Bank?

             Su  questo  punto,  in  Israele,  vi  sono  di erenze  di  opinione.  Dunque  è
          possibile  che  si  sia  pronti  a  negoziare  sulla  West  Bank.  Ora  mi  spiego

          meglio. Ritengo che la maggioranza degli israeliani non chiederebbe mai
          al parlamento di rinunciare completamente alla West Bank. Tuttavia, se
          arrivassimo  a  negoziare  con  Hussein,  la  maggioranza  degli  israeliani

          sarebbe disposta a restituire parte della West Bank. Ho detto una parte:
          sia chiaro. E, per ora, il governo non ha deciso né per un sì né per un no.
          Io neanche.
             Perché dovremmo litigarci tra noi prima che il capo di uno stato arabo
          si dichiari pronto a sedere a un tavolo con noi? Personalmente penso che,

          se  Hussein  si  decidesse  a  negoziare  con  noi,  una  parte  della  West  Bank
          potremmo  restituirgliela.  Sia  dopo  una  decisione  del  governo  o  del
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