Page 185 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Signora Meir, sarebbe disposta a parlare con Arafat o Habbash?


             Mai!  Con  loro  no!  Mai!  Cosa  vuol  discutere  con  gente  che  non  ha
          nemmeno il coraggio di rischiare la propria pelle e consegna gli ordigni
          esplosivi a un altro? Come quei due arabi di Roma, ad esempio. Quelli che
          consegnarono il giradischi con la bomba alle due stupide ragazze inglesi.
          Senta:  noi  vogliamo  arrivare  alla  pace  con  gli  stati  arabi,  coi  governi

          responsabili degli stati arabi, qualunque sia il loro regime perché il loro
          regime  non  ci  riguarda.  Ma  a  gente  come  Habbash,  Arafat,  Settembre
          Nero non c’è nulla da dire. La gente con cui discorrere è altra.


             Allude a noi europei, signora Meir?

             Esattamente.  È  necessario  che  gli  europei  e  non  solo  gli  europei
          decidano  di  impedire  questa  che  lei  chiama  guerra.  Fin’oggi  c’è  stata

          troppa  tolleranza  da  parte  vostra.  Una  tolleranza  che,  mi  permetta  di
          dirlo, ha le sue radici in un antisemitismo non spento. Ma l’antisemitismo
          non  si  esaurisce  mai  nella  so erenza  degli  ebrei  e  basta.  La  storia  ha

          dimostrato  che  l’antisemitismo,  nel  mondo,  ha  sempre  annunciato
          sciagure  per  tutti.  Si  incomincia  col  tormentare  gli  ebrei  e  si   nisce  col
          tormentare  chiunque.  Un  esempio  banale:  quello  del  primo  aereo  che
          venne  sequestrato.  Era  un  aereo  della  El  Al,  ricorda?  Lo  dirottarono  in
          Algeria.  Ebbene,  alcuni  se  ne  dissero  spiacenti,  altri  se  ne  dimostraron

          felici,  e  nessun  pilota  si  sognò  di  dichiarare:  «In  Algeria  io  non  ci  volo
          più».  Se  l’avesse  detto,  se  l’avessero  detto,  oggi  l’incubo  della  pirateria
          aerea non esisterebbe. Nessuno reagì, invece, e oggi la pirateria aerea è

          un  costume  del  nostro  tempo.  Ogni  pazzo  può  dirottare  un  aereo  per
          compiacere  la  sua  follia,  ogni  criminale  può  dirottare  un  aereo  per
          estorcer  denaro.  Motivi  politici  non  sono  indispensabili.  Ma  torniamo
          all’Europa  e  al  particolare  che  il  terrorismo  abbia  le  sue  centrali  in
          Europa. In ogni capitale europea esistono u ci di cosiddetti movimenti di

          liberazione e voi sapete benissimo che non si tratta di u ci innocui. Però
          non fate nulla contro di loro. Ve ne pentirete. Grazie alla vostra inerzia e
          alla  vostra  condiscendenza,  il  terrore  si  moltiplicherà  e  anche  voi  ne

          farete le spese. Non le hanno già fatte i tedeschi?

             Già, lei è stata molto dura coi tedeschi dopo il rilascio dei tre arabi.

             Oh, lei deve capire cosa ha signi cato per noi la tragedia di Monaco! Il

          fatto stesso che sia avvenuta in Germania… Voglio dire: la Germania del
          dopoguerra non è la Germania nazista. Conosco Willy Brandt, lo incontro
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