Page 180 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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sparare. Ho ammazzato». Proprio il contrario degli arabi. Dopo la guerra
offrimmo agli egiziani uno scambio di prigionieri.
Settanta dei loro contro dieci dei nostri. Risposero: «Ma i vostri sono
u ciali, i nostri sono fellahin! Impossibile». Fellahin, contadini. Io
temo…
Teme che la guerra tra Israele e gli arabi possa scoppiare di nuovo?
Sì. È possibile, sì. Perché, vede, molti dicono che gli arabi sono pronti a
rmare un accordo con noi. Ma, in questi regimi dittatoriali, chi ci
assicura che un tale accordo poi conti qualcosa? Supponiamo che Sadat
rmi e poi venga assassinato. O semplicemente eliminato. Chi ci dice che
il suo successore rispetterà l’accordo rmato da Sadat? Fu forse rispettato
l’armistizio che tutti i paesi arabi avevan firmato con noi?
Malgrado quell’armistizio non ci fu mai pace ai nostri con ni e oggi
siamo sempre in attesa che ci attacchino.
Ma di un accordo oggi si parla, signora Meir. Ne parla anche Sadat. Non è
più facile negoziare con Sadat di quanto fosse negoziare con Nasser?
Nient’a atto. È proprio la stessa cosa. Per la semplice ragione che
Sadat non vuole negoziare con noi. Io sono più che pronta a negoziare
con lui. Lo dico da anni:
«Sediamoci a un tavolo e vediamo di arrangiare le cose, Sadat». E lui,
picche. Lui non è a atto pronto a sedersi a un tavolo con me. Continua a
parlare della di erenza che esiste tra un accordo e un trattato. Dice che è
disposto a un accordo, ma non a un trattato di pace. Perché un trattato di
pace signi cherebbe il riconoscimento di Israele, relazioni diplomatiche
con Israele. Mi spiego? Ciò cui allude Sadat non è un discorso de nitivo
che stabilisca la ne della guerra: è una specie di cessate-il-fuoco. E poi
egli ri uta di negoziare direttamente con noi. Vuol negoziare attraverso
intermediari. Non possiamo parlarci attraverso intermediari! È privo di
senso, è inutile! Anche nel 1949, a Rodi, dopo la guerra di Indipendenza,
noi rmammo un accordo con gli egiziani, i giordani, i siriani, i libanesi.
Però fu attraverso intermediari, attraverso il dottor Bunch, che per conto
delle Nazioni Unite si incontrava ora con un gruppo e ora con un altro…
Bel risultato.
E il fatto che Hussein parli di pace: neanche questo significa nulla di buono?
Recentemente ho detto cose gentili su Hussein. Mi sono complimentata