Page 50 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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divano rosso, tutto immusonito, e non mi degnò d'uno sguardo.
                Non rispose nemmeno alla domanda che gli avevo fatto per

                avviare la conversazione. Cosa che mi sorprese perché fin da
                bambina avevo frequentato suo padre, Ugo La Malfa, e ben

                sapevo quanto Ugo La Malfa fosse civile, brillante. C'est tout.



                E se le offrissero un seggio per cui non è necessario entrare in
                politica, il seggio di senatore a vita?



                Impensabile. Inconcepibile. Le nomine dei senatori a vita
                spettano al presidente della Repubblica.



                E Ciampi mi preferisce Mike Bongiorno o Stefania Sandrelli,

                graziaddio.


                Torniamo alle elezioni, all'ultima campagna elettorale... So che

                a un certo punto l'ha seguita assai da vicino.



                Purtroppo sì. Costringendomi a letto, l'Alieno favorì per
                settimane quel masochismo. E lessi, vidi, udii cose che mi

                nausearono fino allo spasimo.


                Perché erano dolorose conferme, dimostrazioni, del cancro che

                non si può curare nemmeno con la chirurgia e la radioterapia e
                la chemioterapia. La iattanza, anzitutto. La mancanza di civiltà,

                il cannibalismo con cui la squadra di calcio che indossa le
                mutande e le magliette della Sinistra esercita l'opposizione.

                Tanto per incominciare: è mai possibile che nei dibattiti
                televisivi i comunisti non lascino parlare l'avversario?!? I loro

                compagnons de route cioè i neo-Kerenski che gli reggono lo

                strascico, ad esempio l'insopportabile e petulantissimo verde che
                si è dichiarato bisessuale, lo stesso. I Margheritai, idem. Appena

                l'avversario apre bocca, lo interrompono. E se nonostante ciò lo
                zittito continua a parlare o rivendica il diritto di dire la sua, gli

                sovrappongono la pro pria voce come un cane che abbaia.


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