Page 49 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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la politica vista come nobile impegno, come dovere. Io la faccio
scrivendo.
Allora come si sentì quando La Malfa e Sgarbi le offrirono
pubblicamente di presentarsi alle elezioni europee con la loro
lista?
Lì per li non lo seppi nemmeno. La cosa accadde nei giorni in
cui i medici mi confermarono che l'Alieno s'era risvegliato e che
era troppo tardi per operare. Non leggevo i giornali, non avevo
contatti col mondo, e pensavo a ben altro. Poi lo seppi e ci restai
male. Pensai che prima di pubblicizzare l'offerta avrebbero
dovuto parlare con me, chiedermi se la gradivo o no. Pensai
anche che non avrebbero dovuto aspettare l'uscita de La Forza
della Ragione per trasformare il «Partito della Bellezza» nel
«Partito della Bellezza e della Ragione». Se l'avessero fatto, si
sarebbero risparmiati la fatica di giustificarsi raccontando che
Spadolini amava molto il vocabolo «Ragione».
Tuttavia evitai una polemica vana. Cioè tacqui, non volli
mischiare il mio nome alle disinvolture cui s'erano già
abbandonati. Forse vi s'erano abbandonati perché mi conoscono
poco. Sgarbi l'ho visto una volta sola, circa due anni fa. Cioè
quando trovandosi a New York chiese d'incontrarmi e io lo
invitai a casa mia ponendogli due condizioni: che poi non
scrivesse l'articolino e che non mi imponesse uno dei suoi
leggendari ritardi. Arrivò puntualissimo, anzi con cinque minuti
d'anticipo, e le due o tre ore che passammo insieme mi
piacquero. È davvero intelligente, e simpatico. Inoltre è molto
educato, comunque lo fu con me, e benedetto da una
inconfessata timidezza che gli invidio. Però l'articolino lo
scrisse. Peggio: ne scrisse due. Quanto a Giorgio La Malfa,
anche lui l'ho visto una volta sola. Venti o trent'anni fa, nella
residenza dell'ambasciatore italiano all'Onu. Sedeva su un gran
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