Page 166 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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tutto in chiave di maternità. Quando scrivo un libro, ad esempio,
dico: «Sono incinta d'un libro». Quando lo pubblico, dico: «Ho
partorito un libro». E i miei libri li ho sempre chiamati «i miei
bambini di carta».
Come si lega questo prologo al cedimento che ebbi a causa
dell'insopportabile Zapatero e di coloro che al solito sono
rimasti zitti, non hanno avuto il coraggio di protestare?
Io non gliel'ho chiesto.
Ma qualcun altro se lo chiederà. Quindi ecco. Un omosessuale
maschio l'ovulo non ce l'ha. Il ventre di donna, l'utero per
trapiantarcelo, nemmeno. E non c'è biogenetica al mondo che
può risolvergli un tale problema. Clonazione inclusa.
L'omosessuale femmina, sì, l'ovulo ce l'ha. Il ventre di donna
necessario a fargli compiere il meraviglioso viaggio che porta
una stilla di Vita a diventare un germoglio di Vita poi un'altra
Vita, un altro essere umano, idem. Ma la sua partner non può
fecondarla. Sicché se non si unisce a un uomo o non chiede a un
uomo per-favore-dammi-qualche-spermatozoo, si trova nelle
stesse condizioni dell'omosessuale maschio. E a priori, non
perché è sfortunata e i suoi bambini muoiono prima di nascere,
non partecipa alla continuazione della sua specie. Al dovere di
perpetuare la sua specie attraverso chi viene e verrà dopo di lei.
Con quale diritto, dunque, una coppia di omosessuali (maschi o
femmine) chiede d'adottare un bambino? Con quale diritto
pretende d'allevare un bambino dentro una visione distorta della
Vita cioè con due babbi o due mamme al posto del babbo e
della mamma? E nel caso di due omosessuali maschi, con quale
diritto la coppia si serve d'un ventre di donna per procurarsi un
bambino e magari comprarselo come si compra un'automobile?
Con quale diritto, insomma, ruba a una donna la pena e il
miracolo della maternità? Il diritto che il signor Zapatero ha
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