Page 169 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Però gli dissi la faccenda dei dinosauri. Gli ricordai che
l'omosessualità non consente di procreare. Che si viene
concepiti da un uomo e da una donna, che si nasce da ventre di
donna, che anche lui era nato così.
E lui che le rispose?
Ascoltava in silenzio. E ognitanto annuiva impercettibilmente.
Come se capisse. O come se soffrisse. Ma a un certo punto si
incupì. Ebbe uno scatto e con la sua voce dolcissima (aveva una
voce dolcissima, quasi femminile, ben diversa dal suo volto
maschio) disse una cosa che non ho mai dimenticato. Che non
dimenticherò mai. Disse:
«Devo spiegarti perché odio, perché detesto, perché aborro il
tuo libro Lettera a un bambino mai nato. E perché mi nausea
ascoltare ciò che stai sostenendo. Io non voglio sapere che cosa
c'è dentro un ventre di donna. Io inorridisco a sapere che cosa
c'è dentro un ventre di donna. Una volta anche mia madre tentò
di spiegarmi che cosa c'è dentro un ventre di donna. E ci litigai.
Io che amo tanto mia madre». Poi sorrise. Mi accarezzò di
nuovo la mano, mosse le labbra come stesse per mitigare la
sfuriata con una parola gentile. Ma nello stesso momento
Alekos arrivò e...
E da quel giorno non lo rivide mai più. Lo so. Due mesi dopo lo
ammazzarono sulla spiaggia di Ostia, la spiaggia dove s'era
portato quel ragazzo cattivo. Lo so. Lo ammazzarono di botte,
poi passarono sopra il suo corpo con l'automobile, e Lei n'ebbe
il cuore rotto. Lo so. Passiamo alla seconda fase del Suo terzo
cedimento.
Si inserì nella stoltezza del matrimonio-gay e dell'adozione-gay
come un ago si inserisce in un gluteo, quella seconda fase. Vi si
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