Page 171 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Con uguale fervore aiutano i suoi seguaci a invadere il nostro
                paese, a infrangere le nostre leggi, a rovinare i nostri paesaggi

                con le loro insopportabili moschee.



                Quale infamia commise, il pio Professore, alla domanda con cui
                quei gentiluomini e quelle gentildonne gli tesero il trabocchetto

                di Strasburgo? Rispose che nella sua coscienza personale, la sua
                coscienza di cattolico, la sua morale di cattolico,

                l'omosessualità-poteva-anche-considerarla-un-peccato. (Non
                «un reato», bada bene: «un peccato»).



                Però mai e poi mai egli avrebbe discriminato un omosessuale.

                Mai e poi mai per il semplice motivo che bisogna distinguere tra
                Morale e Diritto, tra Fede e Legge, tra coscienza personale e
                coscienza sociale anzi dovere civile. E giù uno sproloquio su

                Kant. Ma con Kant i suoi inquisitori avevano poca

                dimestichezza. Vi sono più ignoranti al Parlamento Europeo che
                nelle strade di Islamabad o Bagdad.



                (Chieda a un nostro europarlamentare che cosa è «l'imperativo
                categorico» di Kant e vedrà).



                Anche se tutti avessero avuto la cattedra in filosofia, del resto,
                la parola «peccato» gli sarebbe bastata. Ricorda con quanto

                slancio lo accusarono di «offesa al laicismo» e di «insulto al

                liberalismo» quei super-laici, quei super-liberali, che quando
                non la pensi come loro ti tappano immediatamente la bocca anzi

                ti mettono alla gogna? Non dettero alcuna importanza allo
                sproloquio su Kant.



                Giudicarono esclusivamente la parola che apparteneva alla
                coscienza personale dell'inquisito. Dimenticando che da

                Sant'Agostino in poi la dottrina della Chiesa Cattolica si regge

                sul concetto di peccato, che su tale concetto si basava la




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