Page 176 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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allo Washington Post, e alle emittenti televisive (in testa la Cnn)
che sostengono le cause dei Politically Correct.
Del resto i Politically Correct sono nati in America, mica in
Europa. Pensi alle case editrici pavide o conformiste che fanno
il gioco del pluriculturalismo a senso unico. Pensi ai divi di
Hollywood che sono ricchi come re Mida ma intruppati come i
servi del Mostro, pensi a quel bruttissimo Michael Moore cui
dettero l'Oscar per un film che è la statua più indegna mai eretta
a gloria del Mostro. Il cancro morale e intellettuale che divora
l'Occidente esiste anche lì. Anche lì a gestire le idee e
manipolare i sentimenti, intimidire il popolo e zittirlo sono i
complici di cui nell'Apocalisse parla l'evangelista Giovanni. E a
New York il malanno è così grave che, Alieno a parte, da un
anno non ci metto piede. Nella mia amata casa crescono i funghi
e le liane. Guardi, quella soluzione la considerai soltanto di
riflesso.
Vale a dire in quanto le Isole Marshall, arcipelago della
Micronesia, appartengono agli Stati Uniti.
Cercavo un posto piccolissimo, inaccessibile, e nelle Marshall
c'è Bikini: l'atollo dove tra il 1946 e il 1958 furon condotti gli
esperimenti atomici per la bomba a idrogeno. Credevo che fosse
deserto, abitato soltanto da qualche tartaruga. Così ne dedussi
che lì non avrei dovuto nemmeno chiedere l'asilo politico. E
incominciai a far le valige. Ma quando seppi che ormai era un
centro turistico e frequentato dai comunisti miliardari, dagli
sceicchi, dai giornalisti del New York Times e dello Washington
Post, dall'imam di Colle Val d'Elsa, dalle due Simonette, dai
funzionari del Viminale e del Quirinale, insomma da chiunque
rispetti il Profeta e consideri gli immigrati una manna piovuta
dal Cielo, cambiai subito idea. E pensai a Sant'Elena.
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