Page 177 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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L'isola dove finì Napoleone?
Eh, sì...
E la scelse?
No. Me lo ricordava troppo. Io per Napoleone ho sempre nutrito
malevolenza, e in più a Sant'Elena c'è morto di Alieno. Per una
che ha l'Alieno la cosa odorava di menagramo, e dopo averci
riflettuto un po' spostai l'attenzione sul Polo Sud: luogo dove la
gente che ho elencato prima non ci va davvero. Il guaio è che al
Polo Sud c'è neve e ghiaccio e basta. Ci fa un freddo boia, e a
me piace il caldo. Tutte le guerre da cui mi sono lasciata
intrappolare le ho sopportate perché avvenivano in paesi dove
faceva caldo. Vietnam incluso. Abbandonata anche la soluzione
del Polo Sud, scelsi dunque Nivatoputapu. Paradiso che si trova
nelle Isole Tonga o Isole degli Amici cioè nel Pacifico
Meridionale, e che è governato da Sua Maestà Taufaahau Tupon
IV: un innocuo polinesiano che porta sempre una bellissima
collana di conchiglie e pesa quasi duecento chili. Cosa che mi
impressiona molto in quanto io peso meno di quaranta. Scelsi
Nivatoputapu non solo per lui e per il caldo, ma perché lì i
mussulmani non ci vanno mai. I comunisti miliardari, gli
sceicchi, le simonette eccetera, lo stesso. Arrivarci è così
difficile che a malapena ci riesce il National Geographic.
Inoltre Sua Maestà Taufaahau Tupon IV è cristiano protestante,
se gli parli di Islam Moderato va in bestia come me, e di sicuro
l'asilo politico me l'avrebbe concesso. Feci un'altra volta le
valige. Ero finalmente pronta ad alzare bandiera bianca, e
questo mi dava un gran senso di sollievo.
Alleluja, alleluja: non avrei più letto manifesti scritti per
sollecitare la cittadinanza ma spacciati come «documenti-
fondamentali». Non avrei più udito i presidenziali venite-venite,
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