Page 128 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Forse non se la caveranno proprio a causa di coloro che invece
                d'opporsi al Mostro lo aiutano. Che invece di ribellarsi

                accettano il marchio sulla fronte e sulla mano destra.



                Il marchio che li etichetta, ad esempio, quando parlando di
                terrorismo non pronunciano mai la parola «islamico». Stia

                attenta: chi ha il marchio non dice mai «terrorismo islamico».
                Dice «terrorismo» e basta. Al massimo, «terrorismo

                internazionale». Manco esistesse anche un terrorismo cristiano o
                buddista, cinese o esquimese o svedese.



                Non solo: appena possono, quel terrorismo lo vestono di

                nazionalismo. Quindi d'amor patrio, di legittima rivendicazione.
                Tutti. Comunisti, fascisti, diessini, margheritai, cattolici
                ufficiali... Li ha mai sentiti associare la parola «palestinese» alla

                parola «mussulmano»? Li ha mai sentiti ricordare a sé stessi o

                agli altri che i kamikaze di Hamas sono figli di Allah sicché, in
                ubbidienza al Corano, gli ebrei li massacrerebbero anche se

                Sharon gli regalasse l'intera Israele e si convertisse all'Islam?


                Nel caso dei ceceni, lo stesso. Durante la tragedia di Beslan, i

                nostri giornali fecero capriole per non sottolineare che i boia di
                Beslan erano tutti figli di Allah. L'Osservatore Romano in testa.

                E ringraziare Iddio se dopo la strage sul pio giornale apparve la

                fotografia d'una piccola mano insanguinata da cui penzolava un
                piccolo crocifisso. Il quotidiano che appartiene alla Conferenza
                Episcopale, quello che tre anni fa querelai perché mi aveva

                volgarmente insultato, pubblicò addirittura un editoriale nel

                quale si diceva che etichettare i combattenti nazionalisti col
                termine «terroristi islamici» era un comodo alibi per giustificare

                le «inumane repressioni di Putin». E i cosiddetti quotidiani
                indipendenti calcarono scrupolosamente la mano sul fatto che al

                terzo giorno le Forze Speciali di Putin avessero lanciato un
                attacco per tentar di liberare i bambini. Molti dissero addirittura




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