Page 78 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Krusciov invece ha una tale carica di simpatia, una personalità
così diversa, così viva: un trascinatore. Sì, Krusciov l'ho visto
molte volte. Sarei curiosa di conoscere anche Kennedy. Mi
sembra simpatico. Almeno fisicamente. E vorrei andare a
Parigi. Quanto mi piacerebbe.
Togliatti, che è stato esule a Parigi, è innamorato di quella città.
Ne conosce ogni angolo, me ne parla spesso. Ma per ora non ci
vado. Il motivo per cui non ci vado no, non glielo dico perché è
personalissimo, sennò lo scrive.
Certo è il mio desiderio più vivo, andare a Parigi.
Si divertirebbe a Parigi: è una città per le donne, piena di mille
sciocchezze. Non crede che si divertirebbe ad assistere a una
sfilata di moda, a comprare un bel cappellino: non la interessano
queste cose?
Vede, quando io parlo di Parigi penso piuttosto alla cultura
francese, a ciò che è stata ed è ancora per noi. Le sfilate di
moda... Certo, un bel vestito mi piace, sto un po'"dietro alla
moda. Ma i vestiti son sempre belli addosso alle indossatrici, io
sono così grossa. Più che essere una donna elegante, vede,
m'importa essere una donna correttamente vestita. Per questo
son sempre in grigio, in nero, in marrone: mi sfogo soltanto coi
foulard colorati.
Certo... andare a Parigi... potrei comprare un bel foulard di
Hermès. Ma un cappellino! A lei, sì, quel cappellino sta bene: lo
approvo. Ma a me! Mi ci vede col cappellino? E così per i
gioielli. Se lei mi chiede «Le piacciono i gioielli?» rispondo sì,
certo, mi piacciono le cose belle. Ma di qui a fare follie... No,
via: non ne vale la pena. E non perché una donna che fa la
politica ed è la compagna di Togliatti sia una specie di monaca:
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