Page 76 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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di forza morale. I cattolici sono qualcosa che conta, il pensiero
cattolico è qualcosa che conta...
Strano, mi sembra di coglier come un rammarico, un qualche
rimpianto.
No. Per i cattolici io non provo né rammarico, né rimpianto, né
critica: perché me ne sono liberata fino in fondo.
Dico solo che i cattolici non li considero nemici. Li considero
solo avversari sul piano politico. Non ho alcun genere di odio
per loro. Ho solo una gran passione per le mie idee. Se faccio un
comizio contro i democristiani, ce la metto tutta: ma non mi
sognerei mai di odiare uno di loro.
Non tutti i comunisti la pensano così. Siamo un partito molto
liberale.
Lasciamo perdere. E parliamo di altre cose: per esempio della
sua carriera politica. Se non sbaglio lei fu eletta subito dopo la
guerra quando aveva appena ventisei anni: era la più giovane
deputatessa dopo la fiorentina Kiki Mattei. Eravate molte, a
quel tempo. Come mai ora siete così poche, e così meno
battagliere?
Non siamo poche, siamo più di allora: solo che siamo ancora
quelle della Resistenza, di nuove non ce ne sono molte. Questo
è un grosso problema politico: l'interesse per i loro diritti, allora
così acceso, ora si sta affievolendo. Forse perché noi donne
siamo troppo imbarazzate, troppo timide, non abbastanza
ambiziose. La politica è anche una gara, l'ambizione è anche
una spinta per lottare: e questo nelle donne non c'è. Forse è vero
che le donne sono ancora un gradino inferiore agli uomini.
Oddio: inferiore è una parola brutta. Diciamo piuttosto che non
abbiamo ancora la scioltezza, il peso, la misura, la capacità di
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