Page 72 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Bene.  Ora  mi  parli  di  lei,  della  sua  famiglia.  Lei  è  emiliana,
                vero?, e ha un origine piuttosto borghese.



                Sono di Reggio Emilia, la parte più contadina dell'Emilia. Sono

                l'ultima di quattro figli, e anche l'unica: gli altri tre sono morti.
                Mia  madre  era  casalinga  e  mio  padre  ferroviere,  socialista  e

                sindacalista. Sa, uno di quei brav'uomini che avevano il senso
                mitico  del  socialismo  e  non  avrebbero  mai  torto  un  capello  a

                nessuno, neppure al più feroce nemico. Origine borghese?


                Neanche un po'. Ho vissuto fino a dodici anni in un casamento

                popolare, con quaranta famiglie e un cortile pieno di ragazzini.

                L'acqua era nel cortile, bisognava scendere dal quarto piano per
                pomparla: e toccava sempre a me, fin da quando avevo sei anni.
                Borghese? No, no. Quando mio padre fu cacciato dalle ferrovie,

                nel  1923,  ci  trovammo  a  vivere  con  una  pensione  di

                cinquecentoquaranta  lire  all'anno  e  quando  mio  padre  morì  ci
                trovammo con la pensione ridotta a metà: cominciai a lavorare

                che  non  avevo  ancora  quindici  anni.  Davo  ripetizioni  per  gli
                scolari  delle  elementari  e  delle  medie.  Perché  ho  studiato,

                questo  sì.  Come  tutti  gli  operai  socialisti  mio  padre  aveva
                l'ambizione di far studiare i figlioli. Ho fatto il ginnasio, il liceo

                classico, l'università. Ho la laurea in lettere.



                All'Università  Cattolica,  vero?  Questo  è  interessante:  che
                proprio  la  compagna  di  Togliatti  si  sia  laureata  all'Università
                Cattolica. Mi piacerebbe sapere come avvenne.



                In  modo  molto  diverso  da  quello  che  si  può  pensare:  non  ho

                smesso di essere cattolica perché sono diventata comunista. Ho
                smesso molto prima. Cominciamo dunque col dire che io sono

                stata  educata  come  tutte  le  ragazze  delle  famiglie  religiose:
                dottrina, cresima, comunione, e via dicendo.







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