Page 69 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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immagina lei?


                Come  due  istituzioni,  due  capi  partito,  due  comunisti  devoti,

                due...



                No, no, no! Parliamo delle nostre ferie, dei nostri amici, degli
                studi  di  nostra  figlia,  di  tante  sciocchezze...  come  in  tutte  le

                famiglie. Si va al cinema, si va a teatro, si va a vedere i regali di
                Natale.  Pensi  che  ossessione  sarebbe  occuparsi  ventiquattr'ore

                su ventiquattro della teoria del plusvalore, della crisi di Cuba,
                leggere  solo  saggi  politici.  No,  no,  no!  Io  guardo  anche  i

                giornali  femminili,  le  riviste  di  moda;  Togliatti,  si  figuri,  si

                diverte con La vita degli animali che non è poi una lettura così
                seria.  Non  abbiamo  la  televisione,  questa  no.  Togliatti  non  la
                vuole  assolutamente:  così  quando  c'è  un  programma  che  ci

                interessa, per esempio Tribuna politica, ci tocca andare in casa

                del compagno autista. È buffo, ma succede proprio così.


                So che avete una casa grande, una bellissima casa.



                Abbiamo  una  villetta  a  Monte  Sacro.  Ma  è  troppo  grande,

                troppo  grande,  si  dura  una  tale  fatica  a  tenerla  in  ordine.
                Abbiamo solo una persona di servizio, poi un'altra che viene a
                fare i lavori pesanti.



                Non mi faccia parlare di questo argomento, sono così in crisi,

                trovare una domestica di questi tempi...


                A chi lo dice. Quando una lavora e viaggia non trova mai una

                cameriera disposta a rifarle il letto e a lavarle un bicchiere. La

                colpa è tutta di voi comunisti, della vostra demagogia. Questo
                malinteso sulla cosiddetta servitù...



                Lei si sbaglia. I comunisti e la demagogia non c'entrano affatto.
                Io sono la prima a capire e a dire che, quando una donna lavora,



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