Page 65 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
P. 65

dall'aria  triste  e  ammalata,  elegantemente  vestito  di  grigio,  e
                sembrava  uno  di  quei  professori  che  ti  bocciano  sempre  agli

                esami.  Palmiro  Togliatti  si  levò  con  educazione  il  cappello  e
                abbozzò un cortesissimo inchino: ma non mi fece sentir la sua

                voce.  E  quando  osservai  che  mi  sarebbe  piaciuto  intervistare
                anche  lui  mosse  di  nuovo  la  testa  in  un  movimento  che  non

                voleva dire né sì, né no, né non so.



                Meglio,  forse.  Mi  avrebbe  probabilmente  deluso.  Sembrerò
                femminista, io che non prediligo le donne, ma in questi incontri

                le donne si son sempre rivelate più intelligenti degli uomini.



                ORIANA FALLACI: Signora Iotti, anzi onorevole Iotti: prima
                di venire da lei sono stata a trovare una sua compagna di partito
                che è anche mia collega in giornalismo. Volevo leggere una sua

                biografia, qualche articolo che mi preparasse a intervistarla, la

                collega  comunista  però  mi  ha  risposto:  «Non  abbiamo  mica
                nulla, sulla Iotti. Certi ritratti noi li scriviamo soltanto quando

                un compagno muore, tutt'al più quando compie i cinquant'anni:
                per fargli gli auguri». Bene. Io non sono comunista e non posso

                aspettare occasioni così funeste.


                Come se ciò non bastasse, lei è lontana anche dai cinquantanni:

                ne  ha  solo  quarantadue.  Mi  aiuti  quindi  a  farle  il  ritratto  che

                neppure  i  suoi  compagni  hanno  scritto:  di  lei  so  ben  poco,  a
                parte il fatto che è la compagna di Palmiro Togliatti, che viene
                dal cattolicesimo, che passa le sue giornate fra Montecitorio e

                questo ufficio al primo piano della sede centrale del PCI. Che

                ufficio vuoto, eh?


                Direi francescano. Due seggiole, una scrivania, alcuni libri, un

                busto  di  Lenin.  Sì,  c'è  anche  un  telefono  e  una  fotografia  di
                Togliatti con la figlia adottiva. Ma non si può dire davvero che

                questo sembri l'ufficio di un personaggio famoso qual è Nilde




                                                           65
   60   61   62   63   64   65   66   67   68   69   70