Page 361 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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l'arte, un maggiore entusiasmo per la cultura? Noi italiani
trattiamo spesso gli americani come ignoranti, cafoni che non
sanno nulla di nulla, e certo gli ignoranti ci sono, come ci sono
in Italia, ma c'è anche un maggiore entusiasmo per la cultura e
per l'arte. In America un artista, io credo, si sente un po'"più
ascoltato.
Vi si sente più desiderato: c'è un posto per lui. La gran
differenza tra gli Stati Uniti e l'Italia è che negli Stati Uniti ti
cercano, ti voglion conoscere, in Italia sei sempre di troppo: ce
ne sono già tanti di artisti in Italia, morti e viventi. E poi l'Italia
vuol dire la Chiesa. E la Chiesa, soprattutto in Italia, non
considera mai gli artisti come proprie creature: si disinteressa
dei nostri problemi, ci lascia in un angolo, ci ignora. Ci butta
dalla parte del comunismo. Strano come la Chiesa, che può
combattere il comunismo, ci butti invece dalla parte del
comunismo. I comunisti son tutto il contrario con chi
rappresenta il mondo dell'arte, ed anche con chi non è
comunista. È venuto Sciostakovic a New York e mi ha fatto
visita: conosceva le mie opere, tutto. In Russia conoscono tutto
sugli artisti degli altri paesi, sicché non c'è artista in America
che non sia in corrispondenza con qualcuno in Russia. In Italia
invece... Consideri il vescovo di Spoleto: uomo colto,
intelligente.
Da quando abbiamo dato la Salomè di Strauss, si è posto contro
il festival: ci ha abbandonato. Non mi riferisco solo ai musicisti,
evidente. Mi riferisco agli artisti in genere e dico: ma è possibile
che la Chiesa non comandi mai a un musicista di scrivere la
musica per una Messa? Non dico a me, poveretto: c'è Pizzetti,
ad esempio. Ma è possibile che la Chiesa non comandi mai ad
un pittore di fare un affresco, a un regista di fare un bel film?
Mi ha detto un gesuita che il Vaticano è pieno di orrende
oleografie da spedire ai conventi: ma perché non ordinano opere
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