Page 266 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Certo,  non  sono  conformista.  Ho  sempre  condotto  la  mia
                esistenza tranquillamente e allo stesso tempo senza l'angoscia di

                chiedermi  ciò  che  gli  altri  avrebbero  detto  di  me.  Non
                coraggiosamente poiché non è poi necessario tanto coraggio: ma

                neppure  paurosamente.  Ho  vissuto,  diciamo,  nella  libertà:  o
                meglio  nell'illegalità,  considerato  che  dopo  cinque  anni  di

                matrimonio mi sono separata. E



                la  gente  confonde  sempre  l'illegalità  con  l'emancipazione  e  il
                modernismo. «Oddio, non è sposata, non è divorziata, l'hanno

                vista col tale, l'hanno vista con il tal altro, ora esagera...» Una
                donna che è padrona della sua vita esagera sempre agli occhi dei

                benpensanti  e  mentirei  se  affermassi  che  questa  fama  di
                esagerazione mi piace. Una donna è una donna e non può fare

                ciò che fa un uomo.



                Una  donna  è  schiava  della  sua  condizione  di  donna  anche  se
                beneficia  di  una  situazione  sociale  identica  a  quella  degli

                uomini. E la cosiddetta libertà... Sa, anche la libertà è una forma
                di schiavitù.



                Sta condannando la libertà di cui tutti la credono in possesso,
                signora Moreau?



                Non la condanno: non faccio che rilevarne il risultato disastroso.

                Non  la  discuto:  dico  solo  che  è  pericolosa.  La  maggior  parte
                delle coppie che vivono liberamente, «io ho la mia vita e tu la

                tua»,  sono  condannate  all'esaurimento  del  loro  ménage:  che  è
                come dire a diventare vittime della loro libertà. La gente è così

                presa  dalla  frenesia  di  libertà  ed  io  la  capisco:  ma  i  frenetici
                della libertà finiscono spesso per non dare più nulla, o per dare

                con avarizia, e l'avarizia non ha mai dato la felicità. «Io ho la
                mia  vita  e  tu  la  tua»...  bah!  Io  non  so  se  la  donna  è  un

                complemento  dell'uomo  o  l'uomo  è  un  complemento  della




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