Page 230 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
P. 230
Come, come potevo pensare che Cayetana avesse dormito con
un pittore che oltretutto era quarant'anni più vecchio di lei? E
invano osservavo che quarant'anni più, quarant'anni meno non
hanno importanza in quelle che passano per grandi storie
d'amore: quel pittore oltretutto non era un imbianchino, si
chiamava Goya, perbacco. La duchessa sospirava, gemeva,
soffriva. E smentiva col medesimo impegno con cui i portavoce
di Casa Savoia smentiscono oggi i flirt di Vittorio Emanuele o
Maria Gabriella. Sicché non capisco perché ci tenga tanto a
dipingere e affermi che la sua più grande passione è la pittura, e
che nella soffitta del palazzo abbia perfino uno studio. Vero è
che i suoi quadri, io li ho visti, non assomigliano molto ai quadri
del Goya. Sono quadri, come dire?, molto molto moderni.
La duchessa era anche impegnata a smentire la sua inimicizia
con Franco: inimicizia, del resto, in contraddizione col fatto che
i suoi parenti ed i parenti di suo marito combatterono nella
Falange.
(Ma non è detto che i nipoti abbiano le stesse opinioni degli zii).
Sull'argomento che uno spiritello maligno mi fa sempre
affrontare con gli spagnoli quando sono in Spagna, chiarì anzi
una cosa: d'essere ferocemente monarchica. Nessuno ne dubita:
molti re senza trono o col trono sono suoi nonni o cugini, nel
peggiore dei casi cognati. Il suo sangue è più blu di tutti i
sangue blu della terra: incontrandola davanti a un ascensore,
Elisabetta d'Inghilterra dovrebbe cederle il passo. Vero è che
parla di questo senza darvi importanza e che frequenta
chiunque: dive, ballerini, e toreri.
La duchessa è a mio parere una donna molto complessa. Dice di
non andare a caccia perché non può uccidere gli uccellini e,
torera lei stessa, adora veder uccidere i tori. Dice di non essere
ricca e la sua collezione di capolavori è senza prezzo, in più
230