Page 225 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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E io le sembro un attore?


                Oh, no! Anche vestito così, da contadino, con gli stivali sporchi

                di fango, lei sembra soltanto quello che è: un torero. Se non la

                conoscessi e la incontrassi per strada direi: quello è un torero.


                Muchas  gracias.  Oh,  muchas  gracias.  Lei  è  una  molto  gentile

                mujer. Vede, il fatto è che io e Dominguin siamo tanto diversi.
                Lui sta sempre con gli aristocratici, la gente famosa, e fa vita

                sociale.  Io  sono  un  tipo  semplice,  per  me  essere  amico  di  un
                principe  o  di  un  calzolaio  è  la  stessa  cosa,  magari  meglio  il

                calzolaio.  E  poi  Dominguin  vorrebbe  sempre  che  tutti  gli

                chiedessero  aiuti,  consigli.  «Luis  Miguel  dammi  un  consiglio.
                Luis Miguel cosa devo fare. Luis Miguel dammi una mano.» Io
                non  chiedo  nulla  a  nessuno,  non  do  consigli  a  nessuno  e  mi

                faccio gli affari miei.



                Ed è per questo che avete sempre rifiutato di fare insieme una
                corrida: quella, come si chiama,



                «mano a mano»?



                Sì, e io non ho mai rifiutato: è sempre stato lui a rifiutare. Luis
                Miguel è intelligente, sa benissimo che io sono più bravo di lui

                e che quindi non gli merita toreare con me.


                Però lei che sembra così buono e gentile potrebbe anche farla

                finita  con  questa  ostilità.  Dico,  insomma,  ecco,  mi  sembra
                strano che non abbia mai sentito il bisogno di far la pace con

                Dominguin.



                L'amicizia  tra  i  toreri  è  impossibile:  come  l'amicizia  tra  gli
                scrittori. Tutti hanno il loro stile di scrivere, o di toreare, e tutti

                credono di essere el mejor. Tra i toreri io sono amico soltanto di
                Manolo  Vasquez,  di  Antonio  Bienvenida,  di  pochi  altri  come



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