Page 223 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
P. 223

E il problema della libertà? Quale libertà?


                Tutta la libertà. Non solo la libertà personale. Anche la libertà

                personale...  Insomma,  la  libertà.  Con  la  maiuscola  e  con  la

                minuscola. Lei lo sente questo problema?


                Hombre, sì. Claro. Certo. Lei è un tipo molto strano. Io le donne

                non le capisco. Muovono sempre gli occhi.



                Eppure  dovrebbe.  I  toreri  sono  notoriamente  dei  gran
                conquistatori: sempre tormentati dalle donne.



                Lo scriveva anche Ernesto.


                Senta: forse lui lo scriveva ma questa storia delle donne non è

                mica tanto vera. Voglio dire che non è mica come sembra con le
                telefonate  delle  ammiratrici  eccetera.  Quelle  cose  fanno  parte

                delle  relazioni  pubbliche,  della  pubblicità.  E  si  ingigantiscono

                con la vanità che c'è sempre negli uomini, toreri o no. Senta: per
                anni io sono stato giorni e giorni in albergo con tanti toreri: e al

                telefono non ci chiamava nessuno. Poi uno scendeva e diceva:
                «Ho avuto due telefonate in mezz'ora. Due signorine». Allora io

                rispondevo: «Io ne ho avute tre: in venti minuti. Tre signorine».
                Io sapevo che lui mentiva e lui sapeva che io mentivo ma dopo

                un mese ci si ritrovava, che dico, a Pamplona e:


                «Ti ricordi quelle telefonate a Siviglia?». Si finiva per crederci

                tutti e due. Guardi: lei è una donna e queste cose non le capisce
                ma  per  i  toreri  vale  lo  stesso  discorso  degli  altri  uomini.

                Credono di conquistare e non conquistano nulla, Sono sempre le

                donne che conquistano noi. Voglio dire, ecco, insomma: se io la
                invito a mangiare, non lo so mica se ci viene. Ma se lei dice a

                me  «perché  non  andiamo  a  mangiare?»  sa  benissimo  che  ci
                vengo. Insomma...





                                                          223
   218   219   220   221   222   223   224   225   226   227   228