Page 233 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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qui,  in  Inghilterra.  Mio  padre  era  ambasciatore  a  Londra,
                durante la guerra civile. I miei cugini e i miei zii invece hanno

                combattuto, e anche mio marito che aveva solo quindici anni ed
                era volontario. Lui ha perso due fratelli, io ho perso uno zio.



                Non certo coi rivoluzionari, suppongo. Con Franco, suppongo.



                Sì,  sì.  Oh,  i  rossi  ci  hanno  confiscato  il  palazzo,  e  lo  hanno
                anche  bombardato.  Quando  siamo  tornati  era  tutto  distrutto,

                tutto  rotto.  La  facciata  l'abbiamo  dovuta  rifare.  Solo  i  quadri
                erano  in  salvo.  Li  avevamo  messi  al  sicuro  un  po'"prima.

                Capisce?



                Capisco. Certo lei è una delle donne più ricche del mondo, se
                non la più ricca. A parte quei quadri che valgono miliardi, basta

                pensare ai suoi palazzi, ai cinquanta castelli che ha disseminati
                in tutta la Spagna, alle proprietà terriere, ai latifondi.



                Oh, no. I castelli ci sono ma sono tutti in rovina: buoni soltanto
                a rendere più grazioso il panorama.



                I  palazzi  e  la  terra...  ecco:  mia  madre  era  figlia  unica  e  così

                quando  è  morta,  avevo  solo  quattr'anni,  ha  lasciato  l'intero
                patrimonio della famiglia a me che a mia volta ero figlia unica.

                E lo stesso è successo quando è morto mio padre. Però non si
                può dire che io sia la donna più ricca del mondo.



                Sono  molto  più  ricchi  tipi  come  Rockefeller  o  Patino  o
                Niarchos:  le  assicuro  che  non  posseggo  la  diciottesima  parte

                della loro ricchezza. Anche i quadri, che vuole? Hanno molto

                più valore certe industrie automobilistiche e certi giacimenti di
                petrolio che i miei Goya, i miei Tiziano, i miei Rubens.



                E  i  suoi  gioielli?  Ho  letto,  non  ricordo  dove,  che  quando  si
                sposò portava addosso mezzo miliardo di gioielli.



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