Page 196 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
P. 196

la  protagonista  del  romanzo  Across  the  river  and  among  the
                trees.



                Ma neanche per idea. A Venezia Hemingway volle scrivere quel

                libro  usando  il  personaggio  di  una  veneziana,  e  per  questo  si
                servì  delle  osservazioni  fatte  su  più  donne.  Una  di  queste  lo

                ispirò, forse, più delle altre. Ma non ero io. Era una mia amica
                assai  meno  in  vista  di  me.  Di  vero  sa  cosa  c'è  in  quel  libro?

                Quelle tre pagine sulla caccia, col sole che sorge alle cinque del
                mattino, gli uccelli che arrivano con la prima luce, la nebbia che

                sale dalla palude. Insomma le battute di caccia che faceva con
                Nanuk, nel Trevisano.



                E lo ha rivisto spesso, dopo?



                No.  Lo  rivide  spesso  Nanuk  che  lo  raggiungeva  a  Cuba  per
                pescare.  Io  lo  rividi  in  Spagna:  dove  ero  andata  con  Hank.

                Hemingway c'era venuto con Mary, abitavano all'Escorial.


                Quando  mi  vide  con  Hank,  un  attore  che  aveva  sempre

                ammirato  moltissimo,  restò  sbalordito.  Mi  aveva  lasciato

                cucciolona,  mi  ritrovava  donna  al  fianco  di  un  uomo  che
                ammirava,  per  di  più  immersa  in  un  mondo  completamente
                diverso.  Spalancò  la  bocca  e  disse:  «Oh!».  In  quei  giorni  ci

                vedemmo spesso, andavamo tutti e quattro insieme alle corride.

                Poi l'ho rivisto qualche volta a New York, ma in fretta. Poi non
                l'ho rivisto più e la sua morte mi ha addolorato ma non stupito.

                È morto bene, come mi aspettavo che morisse.


                Lei è stata molto fortunata... Ha conosciuto da vicino persone

                eccezionali: penso che se ne renda conto. Quando dico da vicino
                non  intendo  parlare  dell'incontro  superficiale  che  da

                un'intervista  ma  di  una  conoscenza  più  profonda:  quella  che

                viene dal poter osservare ed ascoltare in silenzio. Ha conosciuto




                                                          196
   191   192   193   194   195   196   197   198   199   200   201