Page 198 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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famiglia,  se  ci  riuscissi.  Questa  famiglia  incredibile,  questo
                padre straordinario di cui tutti mi parlano e che io non ho fatto

                in tempo a conoscere perché quando è morto avevo appena tre
                anni, intelligentissimo, fortissimo, adorato da tutti; questa madre

                deliziosa, così fuori dall'usuale, questo fratello e queste sorelle
                dai nomi pazzi: Nanuk che vuol dire uomo del Nord, Lorian che

                è il nome di una palude africana, Simba che è il nome di una

                leonessa;  quanto  ad  Afdera,  lo  sa,  è  il  nome  di  un  vulcano.
                Eppure, anche se mi riuscisse, non lo farei mai: mi da fastidio

                parlare della mia famiglia.


                Non  alludo  solo  agli  scrittori  o  alla  gente  di  famiglia.  Alludo

                alla  gente  che  lei  conosce  quale  membro  di  quella  specie  di
                partito detto café society. E cioè ai duchi di Windsor, a Greta

                Garbo,  ai  Kennedy,  insomma  quelli  che  può  invitare  con  una
                telefonata.



                Ma figuriamoci se Greta Garbo viene da me con una telefonata:

                non sono mica sua intima. La conosco, certo, mi piace... È una
                donna così incantevole, bella. Sì, sì, con le rughe ma bella: non

                ho  mai  visto  la  vecchiaia  lasciare  segni  talmente  belli  su  un
                volto  di  donna.  E  poi  è  capace  di  un  tale  umorismo  se  ha  in

                mano  la  sua  piccola  vodka,  è  così  wimsy.  Wimsy...  non  so
                tradurlo.  Vuol  dire  magico,  fuori  della  realtà,  vuol  dire  Greta

                Garbo. E poi sa, parlare di questa gente vorrebbe dire prenderla
                in giro, e prenderla in giro vorrebbe dire prendere in giro me

                stessa. Perché dovrei darmi la zappa sui piedi?



                I  Kennedy  invece  li  conosce  benissimo.  Lui,  il  presidente,  è
                venuto perfino a casa sua. Non le darà mica fastidio parlare dei

                Kennedy.


                Non li conosco affatto benissimo, li conosco perché ho fatto la

                campagna per loro: insieme ad Hank che da decenni si batte per




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