Page 199 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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il Partito democratico. È più esatto dire che ne conosco tanti: tra
fratelli, zii, cognati, cugini saranno trecento, si finisce sempre
per sbattere il naso contro qualcuno di loro. E
cosa vuol che le dica di loro?
Sono una razza straordinaria, come si chiama quella razza di cui
parla Huxley nel suo ultimo libro?, una razza di superuomini, di
specimen, ecco, sono specimen dell'era atomica. Non sono fatti
come noi, sono pieni di ormoni, di vitamine, di calcio,
eccezionali sia in senso mentale che fisico...
Ma se lui, il presidente, è mezzo malato.
Per uno mezzo malato mi pare che faccia abbastanza, pensi se
fosse tutto sano cosa farebbe: andrebbe a piedi sulla Luna. Fa
tutti gli sport, legge tutti i libri su cui gli riesce metter le mani,
ha una vita di famiglia molto piena, e mi sembra che faccia
anche qualche altra cosetta come la politica e che se la cavi
piuttosto bene: quindi tanto malato non deve essere.
È molto tempo che non lo vede?
Dall'anno scorso, a Washington, quando ci fu l'inaugurazione
del Congresso. A New York invece vedo ogni tanto le sue
sorelle. Dio, sono tante, anche loro, così supersoniche, anche
loro. Sembrano sempre il doppio di quello che sono, questi
Kennedy. Voglio dire che arrivano in tre, con quell'andatura
diretta, e sembrano sei: pieni di capelli, di denti, di occhi, di
vitalità, di simpatia, di voce. Hanno tutto più degli altri.
La politica la interessa molto, lo so. A New York, quando ci
incontravamo, ero sempre sorpresa delle sue conoscenze
politiche. Ricordo iparties politici cui mi accompagnò...
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