Page 188 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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lounge a forma di elle, le finestre aperte sui grattacieli.., Jane
viene qui, io le faccio le uova strapazzate, chiacchieriamo. Peter
invece lo vedo assai meno, quasi niente: ha già moglie, abita in
California. Quando sono con loro, però, mi sento... come dire?,
confusa.
Forse sono rimasti scontenti del divorzio. Hanno assistito al
dolore di un padre che per affetto verso di lei aveva cambiato
quasi abitudini, e ciò ha alzato un muro fra lei e loro.
No, no. Quando parlo di confusione nel mio atteggiamento
verso Jane e Peter, non alludo al mio divorzio da Hank: lo choc
in loro ci fu ma ormai l'hanno superato. La mia confusione
nasce da un'altra cosa: dal fatto che non li capisco. Dico: sono
una coppia di giovani straordinari: bellissimi, intelligentissimi,
bravi. Dalla vita hanno avuto tutto, ma tutto: il fisico
eccezionale, il talento, il successo, il denaro, l'amore. Hanno il
mondo in mano. E vanno dallo psicanalista. Ma perché, dico,
vanno dallo psicanalista?!? Hanno avuto troppe madri, è vero,
una di queste madri sono stata io, è vero: ma l'atmosfera nella
quale sono cresciuti è sempre stata sana, perbene, non hanno
mai visto cose brutte o cattive. Allora perché vanno dallo
psicanalista? Io non li capisco. Forse parliamo una lingua troppo
diversa.
Sono irrimediabilmente americani e lei irrimediabilmente
italiana. Cinque anni di differenza, tanti ve ne sono tra lei e Jane
Fonda, possono apparire pochissimi quando si sono vissute le
stesse esperienze nella stessa parte del mondo. Ma quando
l'esperienza e il clima e le leggi sono stati diversi, cinque anni
possono diventare moltissimi.
Oh, sa: io sono un tale miscuglio. Voglio dire che quando una
ha un nome africano, è nata a Venezia, è cresciuta tra Firenze e
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