Page 178 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
P. 178

Da vendere. Ora mi dica, signor Rivera: cosa farà da grande?
                Come ha detto?



                Ho detto: cosa farà da grande? Da grande: quando non dovrà

                più nascondersi alle ragazze e non riceverà più trecento lettere
                la settimana, e non costerà più mezzo miliardo, e la sua vita non

                sarà  più  organizzata  in  funzione  di  quei  novanta  minuti
                domenicali che ora concentrano le sue energie e i suoi pensieri e

                i suoi sentimenti. La carriera di uno sportivo non è mai lunga e
                un  giorno,  che  arriva  sempre  un  po'"troppo  presto,  egli  si

                accorge di avere ventisei o ventotto o trent'anni che per gli altri
                sono l'inizio e per lui sono la fine: perché la sua carriera è finita.

                Egli è adulto e la sua carriera è finita. Quel giorno, cosa farà?


                Non  lo  so.  Non  lo  so.  Non  ci  ho  mai  pensato.  Vorrei  non

                pensarci. Non lo so perché nemmeno a diventar calciatore avevo

                pensato: mi ci hanno messo e ci sono rimasto. Non lo so. Tanti
                si mettono a fare l'allenatore ma io non credo che mi piacerebbe

                fare l'allenatore: soffrirei troppo a veder giocare gli altri senza
                giocare  io.  Che  cosa  farò  da  grande?...  chissà.  Dipenderà  dai

                soldi  che  avrò  messo  da  parte,  dalle  cose  che  avrò  capito.  In
                questo  momento  penso  che  mi  piacerebbe  finalmente  leggere,

                studiare. In questo momento... Allora mi sarà passata la voglia.
                Da grande... da grande...



                Vuol  saperla  una  cosa?  Io  sono  già  grande.  Forse  perché  ho
                sempre  frequentato  gente  più  vecchia  di  me,  quindicenni

                quando avevo dieci anni, ventenni quando avevo quindici anni,

                trentenni  ora  che  ho  vent'anni,  forse  perché  ho  avuto
                responsabilità troppo presto: fatto sta che io sono già grande.



                Eh, sì. Con questa storia del calcio io mi son perso la cosa più
                importante di tutte: la gioventù. E lo sa che le dico? Il successo

                non  dovrebbe  venire  mai  troppo  presto:  perché  si  porta  via




                                                          178
   173   174   175   176   177   178   179   180   181   182   183