Page 176 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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E poi dicono che i giovani d'oggi sono leggeri. Complimenti:
ancora una frase e riusciva a commuovermi.
Davvero il suo perbenismo è feroce. Mi dica, signor Rivera:
come vive, a parte il calcio, un ragazzo così ferocemente
perbene?
Oh, non c'è nulla di drammatico nella mia vita: mi creda. Non è
una vitaccia. Alle dieci e mezzo sono già a letto, alle nove del
mattino sono sveglio. La mattina vado al Milan, ci vado a far
niente, ma presentarsi è obbligatorio, e poi torno a casa: dove
mangio con la mamma e col mio fratellino.
Mangio di tutto, non bevo: tutt'al più un po'' di vino annacquato.
Nel pomeriggio vado agli allenamenti e la sera ceno di nuovo a
casa: la sera c'è anche il babbo che torna alle sei. La domenica
mattina vado alla Messa perché sono religioso sebbene non sia
bacchettone, e qualche volta vado al cinematografo dove scelgo
filmetti leggeri: guardando i nomi degli attori.
Qualche volta guardo anche il nome del regista, per esempio ho
scoperto uno svedese, Ingmar Bergman, che mi piace tanto. E
qualche volta vado anche a vedere i film seri o che chiamano
seri.
Per esempio ho visto Otto e mezzo che non mi è sembrato il
capolavoro che dicono: ma cosa c'è da capire in quel film? Io ci
ho capito soltanto che prima di andare a vedere quel film uno
deve leggersi la vita del signor Fellini; e la vita del signor
Fellini non mi interessa per niente. Spesso poi siamo in ritiro,
oh i dannati ritiri!... E più spesso ancora siamo in viaggio: per
vedere niente. Io ho girato tutta l'Europa, sono stato in Sud
America, e non ho visto nulla né dell'Europa né del Sud
America. Appena arrivati ci chiudono in albergo o ci mandano
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