Page 161 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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professionalmente più celebre del marito? Le fa paura l'amore?
Le fa paura la sua professione? E dover partorire questo figlio,
le fa paura?
No. Se sono più nota, per ora, di Fabrizio, questo riguarda
Fabrizio: a me non importa un fico e non credo che importi
nemmeno a lui. L'amore... io l'ho sempre preso come una cosa
normale: senza entusiasmo e senza troppa freddezza. Anche
prima: se trovavo un ragazzo e andava, bene. Se non andava, lo
piantavo. La professione, nemmeno. Non sono più i tempi in cui
si bada al fisico e basta.
Il figlio meno ancora. Andrà tutto liscio, ne sono sicura. Magari
non farò nemmeno il parto indolore. Dicono che si senta male a
partorire ma io non ci penso.
Boh! Mi faccia pensare. Cosa mi fa paura? Boh! Niente. Anzi,
sì: le malattie, gli incidenti, la morte.
Insomma, quello che non si aspetta e può succedere
improvvisamente. Quando uno è cosciente, può sempre sperare
di salvarsi, ma quando le cose succedono indipendentemente
dalla nostra coscienza... E poi mi fa paura l'idea di invecchiare.
Di crescere, vorrà dire.
Di crescere. Quando io vedo un bambino che ha sette anni e poi
lo rivedo che ne ha otto e poi ne ha subito nove e poi dieci,
oddio, dico, ma allora è vero che si cresce, cresco anch'io, non
avrò sempre diciassette anni! Io penso sempre che ho diciassette
anni, fino a quaranta son giovane, c'è tanto tempo di qui a
quaranta, invece no: a volte un giorno ci mette un minuto a
passare, e se un anno ci mette un giorno a passare, io che
faccio? Invecchio? No, non voglio invecchiare. Guardi come
sono cresciuta in due mesi. Perché?
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