Page 153 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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ero diciassettenne, succedeva il contrario: si era educati nella
religione cattolica e ci si ribellava in nome della ragione e della
libertà.
Indifferenza religiosa?! Fin da bambina io ho sentito dire «i
preti in casa mia no, via, no» con tale violenza che mi dicevo:
ma che saranno mai questi preti, mi piacerebbe conoscerne uno.
Proprio come quando si dice a un bambino non mangiare lo
zucchero, lo zucchero ti fa male, e gli si mette lo zucchero sullo
scaffale più alto perché non arrivi a pigliarlo. Va a finire che il
bambino si arrampica, lo piglia e lo mangia. Insomma il giorno
che mi sono trovata accanto lo zucchero, gli ho dato
un'assaggiatina e poi l'ho mangiato.
E chi era questo zucchero?
Padre Rotondi. Lo conobbi durante un dibattito su La voglia
matta. Eravamo seduti accanto, dinanzi a un tavolo col vetro, e
lui non mi guardava mai negli occhi: mi guardava sempre nel
vetro. Quando il dibattito finì, mi disse: «Le voglio parlare». E
io: «Parli, parli». E lui: «Scusi, ma lei come ha impostato la sua
vita?». E io: «L'ho impostata che voglio fare esperienze, voglio
vivere il più possibile secondo la mia intelligenza e le mie
capacità». E lui: «Dunque non ha princìpi, una strada da
seguire». E io: «Assolutamente no. Sono pronta a qualsiasi
esperienza». E lui: «Ma per lei la morte cos'è?». E io: «Niente.
Uno muore: basta, è finito». E lui: «Non crede che ci sia
qualcosa al di là?». E io: «Al di là di cosa?». E lui: «Della vita».
E io: «Cosa vuol che ci sia? C'è il buio». E lui:
«Pregherò per lei».
Padre Rotondi è l'Einstein della conversione. Ha convertito ossi
molto più duri di una ragazzina che ha voglia di assaggiare lo
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