Page 148 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Dunque lei aveva quattordici anni, ha televisione francese
trasmetteva un'inchiesta sui giovani interrogandoli con queste
domande: chi era Hitler, chi era Mussolini, cos'erano i campi di
concentramento. Alcuni rispondevano che Mussolini era l'ex
marito di Ingrid Bergman, e che Hitler era uno scienziato
inventore delle V2. Allora Cayatte telefonò a suo padre e gli
disse di fare a lei e a sua sorella le stesse domande. Lui ve le
fece, poi tornò al telefono e rispose a Cayatte che non lo
sapevate. Eppure, diceva Cayatte, in casa Spaak abbondano i
libri, si sente...
Non si sente niente. Quando chiedevo un libro papà rispondeva:
«No, è una edizione originale, lo rovinerai».
«Va bene, papà. Allora lo compro.» «Tu non compri niente.
Guardalo con la mamma.» «Mammaaa!
Ha detto papà che posso guardare quel libro.» «No, il libro non
si tocca: altrimenti papa si arrabbia.» In casa Spaak! In casa
Spaak mio padre non ci stava mai: era sempre in campagna
perché il telefono e i nostri urli nel corridoio gli impedivano di
scrivere. Così, quando io litigavo con gli altri bambini, la nonna
diceva: «Hai il carattere di Hitler». E io mi chiedevo: ma chi
sarà questo Hitler?
Ora lo sa, Catherine?
Sì, ora lo so. Ma non è una cosa che mi ha molto colpita, questa
cosa di Mussolini e di Hitler. Mi ha colpito di più la cosa degli
ebrei: quando ho visto a teatro Il diario di Anna Frank e ho letto
un libro che si chiama Le dernier desjustes.
Però tante cose mi restano oscure, come il processo a coso,
come si chiama, sì, Eichmann. Dovrei studiare fino in fondo il
problema per dare un giudizio. Per esempio: ammazzava tutta
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