Page 137 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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moltissimo...


                Ma io sono cambiato: la famiglia è una cosa seria. E poi Ira è

                così pacata, così chiara, così semplice.



                A  me  è  piaciuta  proprio  per  questo:  perché  così  pacata,  così
                chiara, così semplice. Chissà perché tutti la credono passionale,

                irruenta. Sì, sì: mi ha cambiato più di quanto avrebbe fatto una
                donna della mia età. Anche per questo non avverto la differenza

                di  età.  A  parte  il  fatto  che  io  sono  un  timido  e,  come  tutti  i
                timidi,  non  esplodo  che  occasionalmente.  Per  esempio:  a  me

                non piace frequentare la gente, conoscerne di nuova. Non sono

                fisionomista, non ricordo le facce. Non ho memoria, non ricordo
                i  nomi.  Non  mi  piace  chiacchierare,  mi  piace  poco  anche
                ascoltare:  che  mi  presentano  la  gente  a  fare?  Davvero.  Per

                strada io cammino sempre a testa bassa, e sa perché? Per non

                fare brutte figure con le persone che non riconosco. Davvero.
                Tutte  le  volte  che  io  alzo  la  testa  incontro  uno  sguardo,  un

                sorriso. Allora se c'è Ira, le chiedo: lo conosco? Ma se non c'è
                Ira  resto  a  frugarmi  nella  memoria  e  il  più  delle  volte  saluto

                qualcuno  che  mi  guardava  soltanto  perché  aveva  visto  la  mia
                fotografia sul giornale.



                Eppure la sua storia non è la storia di un timido: l'abitudine a

                sparare  contro  le  bottiglie  nei  nightclub,  per  esempio.
                L'abitudine  di  fare  a  pugni.  La  sua  voce  è  soffice  e  la  sua
                espressione è gentile: ma non ha esattamente l'aria di un timido.

                Alle  mie  domande  risponde  senza  esitare:  questa  non  è  la

                reazione di un timido.


                Per carità, non parliamo di bottiglie rotte sennò mi tacciano di

                ubriacone  e  non  parliamo  di  pugni  sennò  mi  tacciano  di
                violento.  Dio  mio,  qualche  cazzottino,  se  è  necessario,  lo  do

                anch'io,  e  mentre  lo  do  lo  ricevo:  guardi  che  naso  molle  ho,




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