Page 132 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Sì, sì: l'ho letto che in fabbrica lei sta sempre con una tuta su cui
è scritto Pignatari, e che sorveglia tutto. Ma cosa sorveglia?
Voglio dire: cosa produce? So che ha miniere di rame nel Sud,
miniere di alluminio nel Nord.
Ma cosa produce?
Oh, Dio. Mi faccia pensare. Ho prodotto un po'"di tutto:
pentole, cernierelampo, padelle, carta di alluminio, e anche
mitragliatrici e aeroplani. Possedevo due fabbriche di aerei,
davvero, ho fatto più di mille aerei durante la guerra: civili e
militari. Fatti da cima a fondo, sa? Le gomme, gli strumenti di
precisione, i tubi di acciaio, tutto.
Vendevo al governo e ci ho perso una fortuna, per questo ho
smesso. Le mitragliatrici,., sì, anche quelle al governo; e poi i
fusibili a tempo per le bombe, i pezzi di torpedo. Ma ho smesso
anche quello: Per dedicarmi ai semilavorati di alluminio, di
rame e le leghe di rame e alluminio. Ho anche la più grande
fabbrica di cernierelampo che esista in Sud America; seicento
chilometri al mese di cernierelampo: io mi chiedo dove vadano
a finire, cosa ne faccia la gente. Pensi: tante cernierelampo
quanto la distanza tra Roma e Milano: non è spaventoso?
Chissà che tasse. Deve pagare un mucchio di tasse, lei.
No, no. Tasse ragionevoli, molto ragionevoli. Deve pensare che
il Brasile è un poco quello che era l'America al tempo dei
pionieri, cinquanta o sessanta anni fa. No, no, non mi lamento.
Quello che voglio dire, piuttosto, è che non è da tutti restare
chiusi dentro una fabbrica per ventitré anni. Lo sa che in
fabbrica ci dormivo e ci mangiavo, perfino? Lo sa che per
quattro anni non sono mai andato in città? A ventidue anni mi
sposai: con Mimosa Parodi Delfino. Bè, povera Mimosa: non la
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