Page 108 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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sono  Arletty?  Assurdo.  Se  fossi  la  figlia  del  portiere  o  la
                lavandaia  dietro  l'angolo,  non  si  farebbe  né  qua  né  là.  Bè,

                direbbe,  peggio  per  lei:  che  posso  farci?  E  di  sicuro  non
                mentirebbe  dicendo  che  in  questa  stanza  c'è  poca  luce.  Ho

                capito benissimo che ce n'è da vendere. Ma cosa crede, che sia
                infelice per questo? Ho visto tante cose in sessantacinque anni

                che posso benissimo vivere, ripensando a quello che ho visto. Ci

                ho la riserva, io: come i cammelli. Mes yeux! C'est comme tout
                le monde: juste une petite lueur!



                Certo, Madame. E poi... vedo che mi guarda negli occhi...



                Quello!... Cosa crede che veda? Indovino l'ovale del suo viso e
                indovino che un ciuffo di capelli le cade sulla fronte.



                Ma  non  vedo  il  colore  dei  capelli,  e  nemmeno  quello  degli
                occhi, e nemmeno quello del vestito.



                Però indovino che il suo vestito è scuro, molto scuro. È scuro,
                vero?



                Scuro?...  Sì,  sì...  È  scuro.  Comunque  ho  letto  che  le  resta  un

                quindicesimo a destra e tre decimi a sinistra.


                Migliorerà.



                Non migliorerò. Peggiorerò. Può darsi che i tre decimi diventino

                due  decimi  e  poi  niente.  Ma  cosa  crede?  Che  mi  metta  a
                piangere  per  questo?  La  mia  concezione  della  vita  è  troppo

                caricaturale  perché  possa  piangere,  la  maschera  della  tragedia
                mi fa così ridere. Quegli occhi rivoltati, quella bocca spalancata.

                Ah! Lo capisco benissimo che un ruolo drammatico è più vicino
                alla  mia  vera  natura  ed  a  ciò  che  mi  capita.  Ma  la  comicità,

                l'ironia richiedono uno sforzo di carattere e di cervello: così le
                preferisco.  Mia  cara,  ho  sempre  riso  su  di  me  ed  ho  tutta



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