Page 107 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
P. 107

l'ho aiutata ad essere un po'"meno sola dopo quella intervista.
                «Parlarle  mi  fa  compagnia»  disse  ad  un  certo  punto.  «Vive  a

                Parigi? Potremmo vederci di nuovo.» Le risposi che non vivevo
                a Parigi ma venivo spesso a Parigi e le avrei telefonato quando

                tornavo a Parigi. Sono tornata molte volte a Parigi: ma non le ho
                mai  telefonato.  Mi  è  mancato  sempre  il  coraggio.  Il  piccolo

                coraggio  di  dirle:  «Bonsoir,  Mademoiselle  Arletty.  Je  viens

                vous voir».


                ORIANA  FALLACI:  NO,  non  è  affatto  buio,  Madame...  Al

                contrario: c'è molta luce in questa stanza. Voglio dire... ecco...
                ora  che  ci  penso,  ha  ragione:  c'è  piuttosto  buio,  si  vede

                malissimo... Ma non importa, Madame.


                Non  devo  scrivere,  Madame.  Solo  ascoltare,  Madame.  Prego,

                non accenda un altro lume, Madame...



                Attenta, aspetti, c'è un panchetto per terra... Ora lo sposto, ecco,
                l'ho  spostato.  Ma  che  dice,  Madame?  Non  sono  imbarazzata,

                Madame. O meglio, sì, evidente. Parlare con Arletty, una grande
                attrice come Arletty. Sa quante volte l'ho rivista in Les enfants

                du  Paradis?  Almeno  sei.  Tutte  le  volte  che  lo  danno  in  un
                cineclub, torno ad ammirarla. Com'era bella, Madame. Voglio

                dire... lo è ancora. No, no. Questa calzamaglia le sta benissimo.

                Lo giuro...


                ARLETTY: HO sessantacinque anni, mia cara, e la calzamaglia

                sta  un  po'"meno  bene  a  sessantacinque  anni.  Ma  facevo
                ginnastica, quando lei è arrivata, e la ginnastica non si può fare

                coi  vestiti.  D'altronde  la  ginnastica  mi  è  necessaria:  anzitutto
                perché  mangio  molto,  chi  non  mangia  è  triste  e  noioso,  poi

                perché  cammino  così  poco  ormai.  Non  posso  neppure  andare
                lungo  un  marciapiede,  da  sola.  Ma  non  sia  imbarazzata,  lei  è

                maledettamente imbarazzata. Perché? Perché mi capita questo e




                                                          107
   102   103   104   105   106   107   108   109   110   111   112