Page 67 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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Marilyn Monroe che avvicinare Miss Hopper: protetta da cani
                mordaci,  maggiordomi  con  la  livrea  e  segretarie  villane.

                Nemmeno gli attori riescono sempre a vederla: giacché è lei che
                stabilisce quando li vuole vedere.

                    Forse  le  dovrei  più  gratitudine  perché  a  me  ha  concesso  un
                colloquio. Ma, dopo aver parlato con lei mezz'ora, la cosa più
                cortese che posso dire è che non è una donna; è un personaggio

                da  commedia  umoristica,  tutto  vestiti  e  battute.  Ha  anche  un
                cervello perché, a differenza di Louella, faceva discorsi molto

                filati. In quella mezz'ora non le ho sentito dir bene nemmeno di
                un morto.
                    Schiacciata  sotto  un  cappello  più  largo  di  un  parapioggia,

                avvolta  in  una  toilette  di  Don  Altman,  il  sarto  di  Hollywood
                («Me l'ha regalato proprio stamani, ignoro perché. Ma tutti mi

                fanno regali e io non chiedo perché»), Miss Hopper volteggiava
                in  un  salotto  pieno  di  gingilli  preziosi  e,  con  un  sorriso

                sprezzante,  spiegava  il  suo  credo:  «Non  risparmiare  nessuno.
                Dire, sempre, male di tutti.

                  Compiacersi d'essere definita una vipera. Il giorno in cui mi
                diranno che sono buona, cara e gentile, morirò di dispiacere».
                  Non voglio, dunque, che muoia di dispiacere: Hedda Hopper è

                una  vipera.  Lo  è  soprattutto  perché  risparmia  qualcuno:  le
                persone potenti. Quando Howard Hughes fu preso a cazzotti in

                un albergo di Chicago dal marito di Terry Moore, nessuno lo
                seppe  perché  Hedda  Hopper,  che  aveva  l"«esclusiva»  della

                notizia,  non  la  stampò.  Howard  Hughes,  in  America,  è  molto
                potente.  Non  soltanto  perché  è  il  padrone  della  20th  Century

                Fox, ma perché pompa mezzo petrolio del continente e possiede
                un  numero  incalcolabile  di  compagnie  aeree.  Miss  Hopper,
                quando viaggia in aereo, non paga mai il biglietto.

                  La terza regina di questo discutibile regno è Sheila Graham, di
                cui si è sentito meno parlare perché la sua incoronazione è più

                recente. In confronto alle sue vetuste colleghe, Sheila Graham è
                una bambina: non ha ancora compiuto cinquantanni. Però è stata

                brava  anche  lei:  la  sua  colonna  appare  quotidianamente  su



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