Page 55 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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bambini nella medesima vasca da bagno.
                  Confezionare sottaceti nei quartieri centrali. Vendere serpenti

                per strada». Teoricamente è anche impedito ammazzare la gente
                e dare scandalo: ma a questo ci si bada un po'"meno visto che

                quasi tutti i delitti avvenuti nella comunità cinematografica di
                Hollywood  finiscono,  in  un  modo  o  nell'altro,  per  venire
                archiviati,  e  che  lo  scandalo  è  più  gradito  di  una  cena  da

                Romanoff's.  Nessun  articolo  del  codice  e  nessuna  ordinanza
                comunale vieta ad ogni modo a uno squattrinato fabbricante di

                guanti di diventare Sam Goldwyn, il produttore più potente che
                Hollywood abbia mai avuto, né a un ex lavandaio di Chicago di
                diventare Harry Cohn, il padrone della Columbia, né alla figlia

                di un macellaio fallita come attrice di diventare Hedda Hopper,
                la giornalista più temuta d'America.

                    Nel  1955  Hollywood  ha  compiuto  cinquantacinque  anni  di
                vita. Fu infatti agli inizi del 1900 che la signora Daeida Hartell

                Wilcox,  pioniera  del  Middle  West,  venne  a  stabilirsi  alla
                periferia di Los Angeles per star lontana dalle frivolezze, dalla

                corruzione e dalla inquietudine del mondo moderno.
                  A quel tempo, Hollywood non si chiamava ancora Hollywood.
                Era  una  terra  disabitata  dove  crescevano  soltanto  gli  aranci

                selvatici,  l'agrifoglio  copriva  intere  vallate  e  l'unico  segno  di
                vita era dato dai conigli, dagli scoiattoli e dai coyotes. Di notte

                qualche  vagabondo  rompeva  il  silenzio  suonando  canzoni
                d'amore sulla chitarra. Di giorno si andava a caccia o a pescare

                lungo  i  torrenti.  I  boschi  si  estendevano  fino  alla  spiaggia
                dell'Oceano Pacifico, coperta di arbusti.

                  La signora Wilcox, una puritana dal volto bruciato dal vento,
                vestiva  sempre  un  abito  a  quadri  che  la  copriva  fin  sotto  le
                caviglie  e  teneva  in  testa  una  candida  cuffia  d'organza.  Da

                giovane,  aveva  sparato  agli  indiani,  poi  era  cresciuta  con  la
                Bibbia in mano, predicando dirittura e pietà. Non la turbava il

                fatto  d'essere  così  vicina  a  Los  Angeles,  città  di  avventurieri,
                prostitute e ubriaconi.

                  Sognava di fondare, nel suo deserto senza peccato, una Nuova



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