Page 197 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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giudicarono disumano e «not concerned with morality».
Hollywood lo applicò sospirando e per ventisei anni rimase
immutato. Solo nel dicembre dell'anno scorso esso ha subito
importanti modifiche. Ma leggerlo è un passatempo ancora
istruttivo.
I princìpi generali che compongono il codice avvertono che
non deve essere prodotto alcun film che abbassi il livello morale
del pubblico. La simpatia degli spettatori non deve mai andare a
coloro che commettono peccati o delitti. La legge divina
naturale ed umana non deve mai essere messa in ridicolo. I film
devono essere uno spettacolo atto a migliorare lo standard di
vita della nazione. Ed ecco le norme che regolano i particolari
tabù.
Sesso: 1) La santità del matrimonio e della famiglia deve
essere il più possibile valorizzata. Nessun film deve esaltare la
promiscuità sessuale o farla apparire come cosa lecita. 2)
L'adulterio e le relazioni scandalose non devono essere trattati
esplicitamente, qualora non siano indispensabili al racconto, né
tantomeno devono essere giustificati. 3) Le scene di passione
devono essere evitate se non sono indispensabili. I baci lascivi e
a bocca aperta, gli abbracci lussuriosi devono essere in ogni
caso banditi. Le scene d'amore non devono stimolare gli istinti
peggiori del pubblico. 4) Le scene di seduzione o di ratto
devono essere appena accennate e solo se indispensabili. Ad
ogni modo non devono costituire il soggetto- base del film, né
essere descritte come cosa lecita. 5) L'aborto non deve essere
incoraggiato, in ogni caso appena accennato e sempre
condannato. La parola aborto non deve mai essere pronunciata.
6) La tecnica della prostituzione non deve mai essere presentata
nei dettagli.
Le case di tolleranza non devono mai apparire in un film,
perlomeno non devono essere facilmente identificabili. 7) Ogni
accenno alla omosessualità è proibito. 8) La nudità completa è
proibita, fatta eccezione per i bambini.
Crimine 1) Il delitto non deve essere presentato in modo che il
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