Page 195 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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censura di Hollywood senza essere sospettabili di simpatie per
Hollywood. I signori che regolano la censura cinematografica in
Italia arrossirebbero di vergogna se sapessero con quale
intelligente tolleranza si comportano i loro colleghi in America.
Anche se sembra incredibile, la censura cinematografica
americana è oggi la più liberale del mondo. È più liberale
perfino di quella francese il cui anticonformismo, tutto
sommato, si riduce a non scandalizzarsi per le scene in cui
appaiono alcune donne discinte o due tali che si baciano a letto.
Intendiamoci: nessuno vuole difendere la censura di Hollywood
che, come tutte le censure del mondo, tende a limitare la libertà
creativa e abbonda di restrizioni idiote. Né si vuol sostenere che
la censura, a Hollywood, non sia rispettata.
Eccome, se è rispettata. Ma il modo in cui questo avviene è per
un europeo fonte di continue sorprese: come vedremo. E il
particolare più consolante è questo: la censura sui film
americani non viene esercitata dall'alto per tirannia governativa
come accade, ad esempio, in Italia. Essa viene imposta dagli
stessi produttori dei film, riuniti in una organizzazione
autonoma che regola l'industria cinematografica e si chiama
Motion Picture Association. È insomma una forma di
autocontrollo che si esercita attraverso un gruppo di uomini cui
è stato democraticamente assegnato questo incarico. Gli
americani dicono «self- regulation».
Nessun personaggio politico si è mai sognato, in America, di
ficcare il naso nella produzione di un film. Il codice che regola
le varie restrizioni, il Motion Picture Code, è un appello alla
responsabilità dei produttori imposto dalla stessa gente di
Hollywood. I produttori, i registi, gli attori lo detestano: come
detestano qualsiasi forma di censura contraria alla tradizione
americana di libertà.
Detestandolo, lo accettano: perché lo ritengono un male
necessario e reso indispensabile dalla volontà della maggioranza
(o dalle leggi che regolano in modo diverso i quarantotto Stati
dell'Unione). Accettandolo, non ne diventano schiavi. E questo
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