Page 200 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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film che dieci anni fa sarebbero stati impensabili.
                  In una recente pellicola Judy Holliday recita il personaggio di

                una donna in avanzato stato di gravidanza, e il penultimo film di
                Lancaster, The Bachelor Party, si apre con la seguente battuta

                detta  al  telefono  dalla  protagonista:  «Maam,  I  am  pregnant»
                (Mamma, sono incinta). E non:
                    «Aspetto  un  bambino».  Molte  proibizioni  che  i  produttori

                ancora  si  impongono  non  sono  dettate  dal  codice  bensì  dalla
                preoccupazione di non offendere le suscettibilità dei vari gruppi

                etnici,  razziali,  religiosi  e  politici.  Se  il  mascalzone  è  un
                giornalista, subito incominciano a protestare i giornalisti; se il
                mascalzone  è  un  medico,  subito  incominciano  a  protestare  i

                medici; se il mascalzone è un poliziotto, subito incominciano a
                protestare i poliziotti. Recentemente si è dovuto modificare una

                scena in cui certi messicani tendevano una imboscata perché i
                messicani  rischiavano  di  prendersela  a  male  e  questo  avrebbe

                provocato un incidente diplomatico col Messico, dove si girano
                molti  esterni  di  film.  Si  decise  di  trasformare  i  messicani  in

                zingari  dal  momento  che  gli  zingari  non  hanno  una
                organizzazione con cui protestare.
                    Spesso  il  personaggio  di  un  negro  cattivo  è  stato  tinto  di

                bianco  perché  le  organizzazioni  negre  non  gridassero  allo
                scandalo. Un'altra volta si è rinunciato a mettere in ridicolo una

                riunione di genitori perché la Parents Teachers Association non
                boicottasse il film. Negli Stati Uniti la libertà di protestare è così

                diffusa che, come un boomerang, essa si rivolge contro la libertà
                stessa. In altre parole, tutti hanno talmente diritto di offendersi

                in  nome  della  libertà  che  la  stessa  libertà  di  critica  ne  risulta
                compromessa.
                    Eppure  Hollywood  continua  a  produrre  film  pieni  di

                mascalzoni  vestiti  da  poliziotti,  da  giornalisti,  da  medici,  da
                militari,  da  avvocati.  E  i  produttori  più  coraggiosi  rischiano

                spavaldamente il boicottaggio dei film. Basta ricordare Da qui
                all'eternità, Attack, e il recente Sweet Smell of Success.

                    Nei  primi  due  si  affrontano  senza  pietà  le  storture  del



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