Page 190 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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Ma i veri morti sono soltanto la piccola cameriera, fallita star,
l'attendente del gas station, fallito divo, il tassista petulante,
fallito caratterista, che non diventeranno mai «qualcuno» e che
se ne andranno a invecchiare come tutti gli uomini normali in
qualche altro luogo dove morranno. A Hollywood, dove tutto
ricorda un cimitero e si sente puzzo di fiori appassiti, non si
muore mai.
Note:
1 Vedi Hedda Hopper, Sotto il mio cappello, Longanesi & C,
1954, ed Elsa Maxwell, Ho sposato il mondo, Longanesi & C,
1957.
2 Elsa Maxwell, Ho sposato il mondo, op. cit.
Nota dell'Editore
Nel 1958 la casa editrice Longanesi & C. pubblica il libro di
esordio di Oriana Fallaci, già nota come giornalista per i suoi
articoli su «L'Europeo» e in particolare per la serie a puntate
«Hollywood dal buco della serratura» su cui si basa
l'elaborazione in volume del sette peccati di Hollywood. Dal
1956 è arrivato Mario Monti a dirigere la casa editrice, figlio di
Giovanni, industriale, che l'aveva fondata nel 1946 con Leo
Longanesi. La sede è in via Borghetto 25.
Di Mario Monti - scrittore, autore di romanzi e saggi storici,
appassionato dell'epopea americana del West, interprete della
vita culturale milanese del dopoguerra e alla direzione della
casa editrice per venticinque anni, fino a quando la lascia nelle
mani di Mario Spagnol - è conservata negli accurati archivi
dell'odierna Longanesi (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) la
copia in carta velina di una lettera inviata a Oriana Fallaci il 24
dicembre 1958, presso «The Normandie» a Knightsbridge,
Londra, con un commento sulle percentuali del contratto e gli
auguri. Sempre negli archivi Longanesi, in una cartellina
intestata a Oriana Fallaci, è conservato l'originale del contratto
di edizione firmato il 30 aprile 1958, con prevista consegna del
testo il 15 maggio. Una nota apposta successivamente registra
l'avvenuta pubblicazione il 9 luglio di quello stesso anno, nella
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