Page 126 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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con tanta ansia era una donna.
                  «Magari» si lagnava Roy «s'è vestita da sera e si fa trovare con

                gli occhi chiusi su una pelle di zebra.» Infatti era vestita da sera,
                stava distesa su una pelle di zebra e ci rimase malissimo. Anzi,

                voglio  raccontare  proprio  come  successe.  Dissi:  «Buonasera,
                Miss Mansfield», e Miss Mansfield, con le palpebre abbassate
                sugli occhioni, aggrottò la fronte perché quella voce femminile

                non le diceva nulla di buono. Poi alzò lentamente le palpebre e
                posò  gli  occhi  sui  miei  tacchi  a  spillo,  poi  fece  scivolare  lo

                sguardo sul mio vestito inequivocabilmente inadatto a un uomo
                e  nello  stesso  tempo  cominciò  a  impallidire.  Alla  fine,  mi
                guardò  in  faccia  e  disse:  «Oh!»  come  se  le  avessi  dato  il  più

                grosso  dispiacere  della  sua  vita.  «Oh,  oh!»  ripeteva  Jayne
                coprendosi la scollatura. Scomparve dietro lo spogliatoio e dopo

                un poco, più svelta di Fregoli, riapparve con un paio di calzoni
                rosa,  una  camicetta  rosa  e  una  espressione  pudibonda  e

                dolcissima  mentre  mi  diceva:  «Buonasera,  Madame»
                convincendomi che oltretutto è una splendida attrice.

                  Non c'è timore o disappunto che possa tenere Miss Mansfield
                lontana da un giornalista, anche quando il giornalista è donna. Il
                giorno in cui essa fu assunta dalla 20th Century Fox era martedì

                e il mercoledì doveva recarsi a porgere gli omaggi al presidente.
                Ci andò il sabato. «È stata ammalata, Miss Mansfield?» chiese il

                presidente. «Poteva almeno avvertirci: le avremmo mandato il
                dottore.»

                    E  lei:  «Oh,  no,  signore.  Sono  stata  occupata  con  la  stampa.
                Non  potevo  mica  far  aspettare  la  stampa».  I  suoi  rapporti  coi

                columnist sono cordiali dal giorno in cui spedì a ciascuno una
                bottiglia di champagne rosé, sulla cui etichetta aveva stampato
                l'impronta  delle  sue  labbra  e  la  scritta:  «Al  mio  columnist

                preferito,  un  bel  bacione.  Ma  non  lo  dire  a  nessuno».  Così
                almeno  trecentocinquanta  persone  a  Hollywood  credono  di

                avere quella eccitante esclusiva, compresa Hedda Hopper, che
                la chiama «quella- brava- figliola- ma- esagera- un- po'».

                    Contrariamente  a  quel  che  sembra,  Miss  Mansfield  non  è



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