Page 131 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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terzo quello di procurarle un contratto a Broadway.
                    Dice  Jayne:  «Io  non  volevo  andare  a  Broadway.  Volevo

                diventare  una  diva,  non  un'attrice.  Ma  Greg  mi  spiegò  che
                Broadway  dava  prestigio  e  così  andai».  La  commedia  si

                chiamava Will Success Spoil Rock Hunter e, siccome Jayne vi
                recitava la parte di una bionda scema, nessuno saprà mai fino a
                che punto recitava il personaggio e fino a che punto sé stessa.

                Fatto sta che se la cavò meravigliosamente bene divenendo una
                star overnight, cioè da un giorno all'altro.

                  Ma cos'è New York di fronte ai quarantanove Stati d'America?
                Jayne  voleva  l'America,  non  soltanto  New  York.  Dopo  otto
                mesi  tornò  a  Hollywood  ed  eccola  lanciata  nella  più

                straordinaria  campagna  di  autopubblicità  che  gli  Stati  Uniti
                avessero  mai  visto  nel  campo  dello  spettacolo.  Kim  Novak

                aveva scelto il lillà? E lei sceglieva il rosa. Cominciò a vestirsi
                di rosa, a tingere i cani di rosa, a mangiare marmellata di rosa, a

                ghiacciare il latte in un frigorifero rosa, a guardarsi in specchi
                rosa, e a fare di tutto perché gli altri lo venissero a sapere. Su

                una Jaguar rosa attraversava Hollywood portandosi dietro una
                turba  di  barboncini  abbaianti,  tinti  di  rosa.  Con  una  cappa  di
                volpi  rosa  entrava  nei  drugstore.  Recitava,  insomma,  la

                commedia  della  diva  di  altri  tempi,  decisa  a  far  rinascere  il
                glamour dell'altro dopoguerra.

                    Per  glamour  s'intende,  soprattutto  in  questo  pezzetto  di
                California,  fascino,  follia  e  stravaganza:  tutto  quello  che

                Hollywood  possedeva  al  tempo  in  cui  era  la  Baghdad  del
                Pacifico  e  Tom  Mix  passeggiava  vestito  da  cowboy  su  una

                Rolls- Royce bianca, listata d'oro, con le sue cifre sul radiatore,
                e  Sonia  Henie  arrivava  da  Ciro's  a  cavallo  di  un  elefante,  ed
                Errol  Flynn  dava  le  feste  intorno  a  una  piscina  coperta  di

                orchidee,  mentre  fontane  spruzzavano  sugli  ospiti  ettolitri  di
                acqua  profumata  alla  colonia  e  Jean  Harlow  era  la  diva  per

                eccellenza.
                  «Voglio essere come Jean Harlow: tutta platino e tutta lusso.

                Voglio ristabilire l'epoca degli autisti in livrea, della cretineria e



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