Page 249 - Oriana Fallaci - 1968
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sono solo? Quando il momento verrà…».
                    Qualcuno  chiuse  le  porte  del  salone  per  evitare  che  si

                infiltrassero estranei. Bill Barry disse: «Ora va meglio. Torno su
                da  Bobby».  Il  giovanotto  che  sembrava  un  fantino  mormorò

                qualcosa  alla  ragazza  col  vestito  bianco  a  quadretti  neri  e,
                sempre tenendo la mano sullo stomaco, si arrampicò su di un
                portavivande  per  vedere  se  il  senatore  venisse.  Angelo  Di

                Pierro,  maître  d’hotel,  padre  di  Vincenzo,  si  arrabbiò:  «Ma
                insomma, ragazzo! Giù i piedi dal portavivande! È dalle sette

                che rompi le scatole!».






                2. Disse Glenn alla moglie di Bob Kennedy «tuo marito non è
                odiato quanto credi»


                Seduto per terra, nella camera del suo appartamento al quinto

                piano dell’hotel Ambassador, Robert Kennedy guardava la TV
                che  trasmetteva  il  risultato  delle  elezioni.  L’appartamento  era

                pieno  di  amici,  collaboratori,  giornalisti  che  entravano  e
                uscivano sbatacchiando gli usci: ma lui guardava la TV come

                fosse solo. Aveva acceso un grosso sigaro e non lo fumava, la
                cenere vi cresceva sopra compatta, immobile come i suoi occhi:

                dal risultato della California dipendeva la sua carriera politica, il
                sogno  di  diventare  presidente  degli  Stati  Uniti,  di  prendere  il
                posto  di  Jack,  vendicarlo.  Solo  vincendo  in  California  poteva

                vincere al congresso del Partito a Chicago, ottenere la nomina di
                candidato  democratico,  battere  Humphrey  e  McCarthy.  Poco

                prima aveva saputo d’aver vinto nel South Dakota, ma se avesse
                perso  in  California  avrebbe  dovuto  lo  stesso  ritirarsi  dalla

                competizione.  «Bob,»  sussurrò  Ethel  «perché  non  la  smetti  di
                fissare  quello  schermo,  perché  non  ti  stendi  sul  letto?»  Ethel

                riposava sul letto. Quella giornata d’attesa l’aveva trascorsa con
                Bob e i bambini sulla spiaggia di Malibu, la prima giornata di
                vero  riposo  dopo  settimane  di  viaggi  e  strapazzi:  ma  ci  vuol

                altro per una donna incinta ormai al terzo mese. «Bob» ripeté
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