Page 245 - Oriana Fallaci - 1968
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Un errore? No, no. È stato un gesto ben calcolato, che magari si
                sarà ritorto contro di loro in America e là da voi, ma non qui.

                Qui la strage ha voluto significare, da parte dei gruppi maoisti,
                che bisogna fare i conti anche con loro, che essi sono autonomi

                rispetto  a  tutte  le  parti  in  causa.  Oltre  a  dimostrare,
                naturalmente,  che  gli  americani  non  controllano  granché  di
                Saigon.



                Ci  sono  altri  focolai  di  battaglia,  oltre  agli  scontri  attorno  a
                Saigon?



                Sì, quello attorno a Dak To, nella regione di Pleiku, dove sono
                gli  americani,  e  un  altro  al  Nord,  attorno  a  Da  Nang.  È

                un’azione  concertata,  che  certamente  mira  a  influire  sulle
                trattative  di  Parigi.  Presso  Dak  To  operano  da  cinque  a  sette

                divisioni  nordvietnamite.  Si  parla  di  Dak  To  come  di  una
                possibile nuova Dien Bien Phu: l’obiettivo dell’azione dovrebbe
                essere  quello  di  tagliare  in  due  il  paese,  o  quanto  meno  di

                occupare  una  grossa  fetta  di  territorio  lungo  la  Cambogia  da
                barattare  poi  a  Parigi.  Ma  l’azione  forse  più  spettacolare  è

                quella  di  Da  Nang.  In  questo  settore  attacca  un  reggimento
                nordvietnamita che gli americani hanno battezzato «la guardia

                imperiale». È composto da uomini fatti, di 25-28 anni (attorno a
                Saigon sono in prima linea anche dei diciottenni), in splendide

                condizioni fisiche, con uniformi immacolate. Sono tutti soldati
                molto  alti  (dunque  selezionati,  data  la  statura  media  dei
                vietnamiti)  e  vengono  all’attacco  contro  i  marine  americani

                come  i  cosacchi  della  guardia  imperiale  della  zarina.  Stanno
                ottenendo  dei  discreti  successi,  grazie  anche  alle  condizioni

                atmosferiche  che  paralizzano  gli  interventi  dell’aviazione
                americana: è cominciata la stagione dei monsoni.



                Ma  che  mira  può  avere  questo  reggimento  nordvietnamita
                attaccando così a Nord?



                                                                          a
                È che di fronte ha il 7° reggimento della 1  divisione dei marine.
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